I MUSCOLI SONO ESPRESSIONE VIVENTE DEL NOSTRO MONDO INTERIORE

Siamo così immersi nel movimento: movimento di pensieri, movimento di occhi che continuamente osservano e registrano quello che vediamo, movimento di azioni mosse dalle nostre intenzioni, movimento di stati d’animo ed emozioni interne profonde, movimento di muscoli e catene muscolari e fasce, movimento di organi interni, sangue e linfa, movimento di informazioni neurali continue… noi siamo movimento.

Solo di alcuni di questi movimenti siamo consapevoli, della loro maggioranza non li controlliamo né ne abbiamo consapevolezza.

Il movimento dello spirito nei muscoli

Noi siamo mossi da movimenti spirituali e per lo più inconsci, che ci muovono a livello di pensiero e di emozioni e questi movimenti si manifestano all’esterno nel nostro corpo dando espressione a posture, micro movimenti del volto, contratture muscolari stabili che possiamo constatare se ci osserviamo allo specchio o che altri vedono in noi, movimenti spirituali interiori che muovono le nostre azioni e comportamenti, in particolare pensiamo a certi comportamenti automatici che compiamo senza pensarci molto.

Tutto il nostro portamento esteriore riflette il nostro mondo interiore.

Normalmente le persone hanno un approccio semplicistico e meccanicistico nel prendere in considerazione i fastidi e dolori muscolari e questo va bene quando si vanno a trattare problemi acuti dovuti a improvvisi infortuni sportivi o dopo un semplice sforzo e in persone sane.

Ma quando ci troviamo davanti a sintomi resistenti al trattamento, o che si ripetono nel tempo dobbiamo capire che lo squilibrio fisico è anche espressione di uno squilibrio spirituale.

Dolore muscolare e mondo interiore

Dietro un muscolo e fascia in sofferenza ci sta spesso un disturbo relazionale o uno comportamentale, ci stanno situazioni stressogene alimentate da pensieri ripetitivi, movimenti comportamentali non in linea e in armonia con la verità della nostra essenza interiore, stati dolorosi emozionali repressi o narcotizzati dal troppo lavoro o piaceri di reazione. Dietro i disturbi muscolari e il dolore, spesso diffuso, ci sta il mondo spirituale della persona che chiede come un sintomo di essere ascoltato e aiutato.

I trattamenti tramite il massaggio e la kinesiologia possono intervenire su questi disturbi spirituali perché i muscoli sono a diretto contatto e sono influenzati dal nostro mondo interiore conscio ed inconscio. La tipologia e la distribuzione dei disturbi muscolari possono fornire preziose linee guida per l’accesso somatopsicologico all’intera persona.

Se i disturbi muscolari persistenti o il dolore cronico sono quindi un’espressione di un atteggiamento disturbato e nono corretto (spesso irrispettoso) prima di tutto verso se stessi, e quindi anche verso gli altri o verso la vita, è ragionevole per il successo a lungo termine del trattamento sia importante affrontare e trattare con sincerità e verità il nostro atteggiamento verso il mondo spirituale interiore, con dolcezza, sorriso, accoglienza e senza giudizio. Come un padre e una madre che si prendono cura della creatura che hanno generato.

I muscoli ci chiedono di prenderci cura del nostro mondo interiore

Spesso mi trovo a dire alle persone che si rivolgono nel mio studio Synergy di prendere in seria considerazione il loro mondo spirituale interiore, come parte integrante e fondamentale del trattamento, del loro benessere e felicità. L’equilibrio di ogni movimento si alimenta di verità con se stessi e la propria essenza, solo questa sintonia con la propria verità interiore, fatta di ascolto dona al movimento di tutto il corpo la sua naturale e innata armonia.

Certo è più facile curare un muscolo che prenderci cura della nostra parte spirituale, intima, profonda perché siamo materialisti, efficientisti, e poco siamo stati educati ed allentati all’ascolto del corpo e dell’anima, all’ascolto delle intuizioni e delle sensazioni, all’osservazione dei nostri pensieri ed emozioni, all’osservazione dei nostri comportamenti, al vivere nella verità interiore e non in quello che ci chiede la società per sentirci accettati.

La magia del tocco

Il movimento del massaggio nel contatto col corpo aiuta la sensazione di essere accettati, considerati e compresi, questa non avviene solo a seguito di un contatto verbale; richiede anche un tocco e un movimento attenti. Questo approccio diretto e fisico non è solo più immediato e genuino; corrisponde anche alle nostre prime esperienze di manipolazione e guarigione fin dalla prima infanzia. Può aiutare ile persone a riprendersi dallo stress, dall’alta tensione, dallo sforzo eccessivo o dalla “fuga” da se stessi o dalla realtà e da nuove esperienze “reali”. Il massaggio ci dona l’energia, la forza e la motivazione per prenderci cura di noi stessi.

Anche questa è magia del massaggio terapeutico.

Perché ricevere un massaggio regolarmente?

Il massaggio può essere un regalo che ti fai una volta ogni tanto come una coccola, ma il vero massaggio è l’arte di mantenere il corpo e lo spirito nel benessere prevenendo non solo contratture, incidenti muscolari (soprattutto per chi fa sport), ma anche per avere un corpo agile e in salute.

Il massaggio, ricevuto regolarmente elimina il peso dello stress di ogni giorno che si accumula nel nostro organismo, liberandolo.

Il consiglio: ricevere un massaggio almeno una volta al mese.

Ci sono professioni, soprattutto quelle dove il lavoro richiede movimenti ripetitivi e prolungati nel tempo, come il pizzaiolo che prepara le pizze, il dentista che con le braccia sollevate sta chino a lungo sulla bocca del paziente, il barista e il cameriere che si cimentano nello spostare in continuazione e automaticamente bottiglie, bicchieri, l’insegnante che sta con la schiena piegata sui banchi degli studenti, e tutte le professioni sedentarie o le professioni in cui si sta per ore in piedi sullo stesso posto, come il cuoco, la commessa, tutte queste professioni sono usuranti per il nostro apparato muscolare e richiedono un controllo costante per eliminare contratture che possono estendersi ad altri muscoli che sostituiscono, per fludificare quei nodi fasciali che si sono densificati irrigidendoci, per sciogliere posture scorrette che piegano in corpo deformandolo.

Da qui sciatalgie, dolori alla schiena, alle spalle, cervicalgie, ritenzione idrica e così via. Per mantenere e preservare in salute il proprio corpo, il massaggio ripetuto con regolarità rappresenta una scelta di consapevolezza di sé: volersi bene prendendosi cura del proprio corpo e spirito.

Il massaggio apporta innumerevoli benefici

Il massaggio, frizionando il corpo, lo riscalda. Questo è fondamentale sopratutto nel trattamento delle zone in squilibrio, queste risultano fredde al tatto. il massaggio promuove la circolazione del sangue e permette a queste zone in squilibrio di ricevere tutto l’apporto necessario di ossigeno e nutrienti fondamentali per la vita delle cellule e dei tessuti soprattutto se stressati da usura e fatica.

La circolazione quando è attiva promuove la purificazione dalle tossine accumulate nel corpo e rendendolo più sano e in forma, meno gonfio e più tonico.

Massaggio e stress

Molte delle problematiche muscolari sono anche strettamente collegate a emozioni negative, traumi e stress che accumuliamo nel corso delle nostre giornate.

Il massaggio ti costringe a fermarti, ad ascoltare il tuo corpo, ma soprattutto ti rilassa, mette in modo il tuo apparato endocrino producendo gli ormoni della felicità, del benessere. Ti dona quella magica sensazione di leggerezza, come se ti fossi scrollato di dosso chili di peso inutile.

Proprio per questo ti invito a educarti a questa buona abitudine di ricevere una volta al mese un massaggio, non un massaggio qualsiasi, ma uno personalizzato sul tuo bisogno psico-fisico e questo lo puoi trovare solo da un professionista esperto.

Synergy Massaggi e Kinesiologia di Jesolo è uno studio professionale dove puoi trovare il massaggio giusto per te.

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Il linguaggio dei muscoli

Siamo abituati ad associare i muscoli al movimento del corpo. I Muscoli, infatti, nel loro contrarsi e distendersi, ci permettono di muovere il nostro scheletro e di compiere i movimenti quotidiani, per agire, lavorare, fare sport, insomma compiere ogni azione.

Pochi invece sanno che i muscoli fanno parte di un SISTEMA DI COMUNICAZIONE tipico del corpo e possiedono un loro proprio linguaggio.

Attimo dopo attimo i recettori, presenti nei muscoli e nelle fasce che avvolgono e connettono tra loro i vari muscoli, inviano messaggi al midollo spinale e da qui al cervello. Dal cervello i messaggi in entrata (in) vengono filtrati e interpretati. Di risposta il cervello emette nuovi messaggi in uscita (out) che ritornano ai muscoli, il tutto in un guizzo di tempo. Questi messaggi possono comandare un movimento, calibrare una azione contro il peso di gravità, contrarre per difesa un muscolo bloccandolo in uno stato di lockdown, cambiare la temperatura corporea, rilasciare un ormone, trasmettere una sensazione psico-fisica e così via. Possiamo immaginare quindi i muscoli come delle “centraline telefoniche”.

Le memorie dei muscoli

I muscoli non fanno solo questo, memorizzano traumi passati, come per esempio una caduta, una botta, un incidente, ecc., e non solo, memorizzano anche lo stress, le emozioni e i pensieri pesanti (preoccupazioni) che ripetiamo e manteniamo nel tempo senza risolverli. Queste memorie non sono solo spirituali, se così vogliamo chiamarle, ma possiedono anche una forma materiale reale che cambia struttura fisica del corpo permettendo così al corpo di inviare un messaggio visibile all’esterno di noi stessi, permettendo alla persone che ci vedono e a noi stessi di interpretarlo.

I muscoli ci parlano come un libro

Per questo motivo I MUSCOLI SONO UN LIBRO APERTO che racconta la personale storia psicofisica di ogni individuo. Perché i muscoli fanno questo? Per renderci consci di quello che a livello inconscio sta accadendo dentro di noi. Come? I muscoli, quando il sistema corpo viene colpito da un fattore stressogeno e/o traumatico, si scaricano finché non il sistema corpo non rielabora e riequilibra il disagio in atto. Questo scaricarsi di un muscolo o gruppo di muscoli è chiaramente evidente al Test Muscolare Kinesiologico. È come se un muscolo o un gruppo di muscoli perdessero per qualche attimo la loro energia vitale.

Ogni giorno siamo sottoposti a provocazioni e attacchi che mettono in crisi il nostro sistema di sopravvivenza e vitale. I muscoli sono i primi organi che manifestano questi eventi stressogeni entrando in difesa. Contraendosi e scaricandosi manifestano il loro disagio accompagnandolo con sintomi, dolori, rigidità, malessere.

Il linguaggio fisico dei muscoli è sempre un linguaggio psichico

Spesso noi limitiamo i fastidi muscolari ad un problema puramente fisico. In realtà fisico e psichico sono due facce della stessa medaglia che un muscolo rappresenta. Un disagio fisico spesso è contemporaneamente espressione di un disagio interiore, un monito, un avviso, un campanellino di allarme di una battaglia in corso dentro di noi che spesso non vogliamo vedere e prendere in considerazione nel modo corretto, perché distratti da impegni, responsabilità, doveri, incombenze o che non vogliamo ascoltare per paura di qualcosa di peggiore.

Se non ascoltiamo il linguaggio dei muscoli?

Quando non ascoltiamo correttamente i messaggi muscolari per lungo tempo, i muscoli cambiano la nostra struttura corporea, facendoci recitare delle posture che mimano esteriormente la nostra condizione di disagio psico-fisico, ci mettono addosso una maschera facendoci recitare un personaggio, che ha la forma di una precisa figura fisiognomica. Lo studio della fisiognomica ci racconta tutte le varie forme che un corpo assume e recita per manifestare il trauma interiore non risolto.

Non solo, quando non ascoltiamo il linguaggio dei muscoli quello che era semplice un avvertimento si trasforma in una malattia cronica che investe via via altri muscoli e catene muscolari. Per esempio un fastidio lombare poi prende tutto il gluteo, per poi scendere lungo la coscia, il ginocchio fino ad arrivare al piede.

I muscoli sono solo un agglomerato di fibre muscolari?

Purtroppo siamo abituati a vedere i muscoli come dei pezzi di carne, perché è questo che i nostri occhi vedono. In realtà i muscoli hanno un’anima che li anima, la nostra anima, e sono in contatto con essa e ne sono espressione. I muscoli non solo muovono il nostro corpo, ma ci parlano usando un loro linguaggio: condizionano la nostra qualità di vita, il nostro umore, la nostra libertà di movimento, l’espressione stessa di noi. I muscoli, infatti ci possono rallentare, bloccare, possono cambiare la nostra postura, modificare inconsapevolmente le nostre espressioni facciali, portano il corpo a compiere movimenti automatici non sempre controllabili di stizza, fastidio, come quello di toglierci la polvere da una manica, grattarci il naso, rischiararci la voce, insomma ci comunicano in tempo reale il mistero stesso in atto di quello che siamo dentro e questo perché? Perché ascoltando i loro messaggi e prendendoci cura di loro ci prendiamo cura di noi stessi e con la nostra intelligenza e una nuova presa di consapevolezza possiamo aiutare il nostro sistema corpo nel suo compito nel mantenerci in salute, benessere e felicità.

Cliente ed Operatore olistico, quale rapporto?

Il rapporto tra operatore in discipline olistiche e bionaturali ed il cliente gioca un ruolo fondamentale e irrinunciabile.

Tutte e due sono dei soggetti attivi per la buona riuscita del trattamento.

Spesso il cliente che riceve il trattamento si trova in una situazione di sudditanza perché è colui che ha bisogno e si affidata totalmente nelle mani dell’operatore. L’Operatore deve vigilare su se stesso, per trasformare questa sentimento di sudditanza in partecipazione attiva e consapevole.

Il cliente, infatti, ha un ruolo irrinunciabile nel trattamento. Prima di tutto perché è una fonte preziosissima di informazioni che aiutano l’operatore a scegliere il trattamento più efficace e personalizzato, proprio come un abito cucito su misura. La sua storia, i suoi traumi fisici e psichici, l’osservazione del linguaggio del corpo, la sua fisiognomica.

Si rivela, quindi, irrinunciabile il dialogo cordiale e sincero tra operatore e cliente.

Ulteriori strumenti sono l’esecuzione di test di verifica, l’osservazione della postura, l’ascolto tattile del corpo, per esempio per trovare bande tese, zone Yin-Yang o di freddo-caldo, vuoti o pieni, l’osservazione del colorito della pelle, etc.

Il cliente non è solo un oggetto di indagine, prima di tutto è il SOGGETTO ATTIVO, SENSITIVO E VIVENTE del trattamento.  

SOGGETTO ATTIVO

La “partecipazione attiva” del cliente è fondamentale. L’operatore deve sempre promuovere ed educare in modo attivo la “partecipazione consapevole” del cliente al trattamento impartito. Non tanto sulle caratteristiche tecniche del trattamento che potrebbero rivelarsi noiose e non sempre comprensibili per il cliente, quanto sull’aiutare il cliente a formulare al suo interno una CHIARA INTENZIONE, capace di rafforzare la fiducia, la visione del risultato che intende ottenere dal trattamento, come se quel risultato fosse già “ORA”. Il risultato non si deve concentrare tanto sulla soluzione del problema o del sintomo, quanto sulla qualità di vita di vita che quel problema o sintomo stanno impedendo. L’intenzione va oltre la malattia, abbraccia la vita stessa e il progetto di vita del cliente.

L’ intenzione ha la capacità di corroborare, a livello inconscio, tutto l’organismo vivente, rendendolo collaborativo al trattamento. È il modo migliore per CHIEDERE IL PERMESSO non solo al cliente che ci sta di fronte, inteso come persona cosciente e consapevole, ma anche all’INTELLIGENZA INNATA del suo corpo vivente, la quale partecipa in modo attivo, intelligente, con la sapienza stessa della evoluzione della specie al trattamento, rendendolo ancora più efficace, anche se il cliente non ne è consapevole.

SOGGETTO SENSITIVO

Il corpo del cliente è come la tastiera di un computer. Ogni cosa che l’operatore fa e perfino pensa (perché l’inconscio coglie ogni aspetto nella relazione operatore-cliente) è simile alla trascrizione di programmi, di operazioni a livello neurale, chimico, elettrico, energetico che il corpo, grazie ai suoi innumerevole SENSORI, mette in moto nel corpo modificando struttura e programmi interni. Il corpo umano, infatti, è ricco di cellule che svolgono proprio questo compito. Non solo quello di percepire cosa accade all’interno e all’esterno del corpo, ma anche di immettere tutta una serie di informazioni in uscita e in ritorno che producono precisi comportamenti fisiologici in tutti gli apparati del corpo umano. Sensitivo significa anche che il cliente sente dolore, ognuno a suo modo, lo stesso vale per la gioia o la tristezza e tutte le emozioni che sempre si accompagnano a espressioni fisico-organiche, posturali, mimiche del volto e comportamentali, anche queste non sempre consapevoli. L’operatore deve porre sempre una grande attenzione sulla sensibilità fisica, emotiva del cliente. Le cellule stesse, se non sono avvicinate con sensibilità si irritano, come quando qualcuno ci dà una improvvisa brusca spinta. Ecco perché al corpo psico-fisico delle persone bisogna sempre avvicinarsi in punta di piedi, partire da lontano per avvicinarsi sempre di più al punto di maggiore irritabilità e dolore, ecco perché i punti più irritabili vanno prima sedati e poi trattati, con pazienza e ascolto, anche quando si tratta a livello tattile.

SOGGETTO VIVENTE

Il corpo umano è infatti un soggetto ed essere vivente.

Vivente perché abitato da una mente consapevole che gli permette di vivere, agire, determinarsi in modo spontaneo o voluto in questo mondo terreno nella sua dimensione spazio-temporale tridimensionale e mantenersi così in vita e progredire nella evoluzione della vita rispondendo alle provocazioni interne e a quelle esterne dell’ambiente in cui viviamo. Questo ci permette di sopravvivere ad ogni minaccia migliorando perfino la qualità del vivere.

Vivente perché abitato da una mente inconscia, da una intelligenza molecolare che gestisce, nel qui ed ora, infinite informazioni, checks e mette in atto strategie, operazioni e comportamenti automatici capaci di difendere e mantenere la nostra sopravvivenza sia all’interno del nostro corpo sia rispondendo alle sfide dell’ambiente in cui esistiamo.

Ecco perché il cliente è il soggetto protagonista del trattamento e l’operatore solo uno “strumento provvisorio” (no dipendenza) capace di aiutare il corpo e la mente a svolgere in modo efficace, naturale il suo compito.

Ciò che ci mantiene in vita è già tutto dentro di noi a livello operativo (programmi interni) e naturalmente anche fuori di noi perché siamo essere relazionali, non solo fra esseri a noi simili, ma con tutto il creato che ci dà l’essenza della vita, cioè l’ossigeno, l’acqua, il cibo e tutti i piaceri della vita.

Siamo un tutt’uno col la madre terra e non possiamo vivere senza di lei. La NATURA e le PERSONE sono due elementi importantissimi del trattamento, assieme all’operatore.

Ecco perché anche la FAMIGLIA, gli AMICI sono elementi fondamentali del trattamento e assieme a loro il CONTATTO FISICO-EMOTIVO con la natura, la madre terra che ci riequilibra.

Di solito se un trattamento dà risultato si riconosce la bravura e alle conoscenze dell’operatore, ma chi veramente ha fatto il miracolo è stato il cliente stesso. Il suo sistema innato a livello inconsapevole e la sua chiara intenzione, la sua determinazione, la sua fede nel vedere già da ora il risultato che sarà finale, il suo impegno, la sua sofferenza come molla verso la guarigione, la sua capacità di ascoltare il suo corpo e il suo Sé interiore, il suo impegno nel praticare tutto ciò che si rivela utile, necessario alla guarigione (ginnastica attiva-passiva, cambiamento delle abitudini e dei comportamenti, alimentazione, miglioramento delle relazioni, contatto con la natura, lavoro sulle proprie emozioni, traumi, meccanismi inconsci…) a livello consapevole.

Cosa aggiungeresti a quanto fin qui detto? Qual’ è la tua esperienza. Condividi quanto qui ho espresso?

Oltre il sintomo, per una nuova consapevolezza

Il corpo ci educa alla consapevolezza e ci indica l’approccio corretto con esso. È quello che ogni giorno imparo nella mia attività di massaggiatore e kinesiologo.

Se prendiamo in considerazione un singolo muscolo o un gruppo di muscoli (agonisti, antagonisti e sinergici) o anche tutto l’apparato muscolare-scheletrico nel suo insieme, notiamo che il tutto come ogni sua singola parte è sotto la costante e attenta vigilanza e influenza dell’apparato neurale.

In ogni attimo presente una marea infinita di informazioni neurologiche in entrata e in uscita attraversano tutto il nostro corpo monitorandolo, per mantenerlo in vitalità, in efficienza e salute.

Questo significa che ogni muscolo e tutti i muscoli non vivono di vita indipendente, ma sono soggetti viventi che rispondono immediatamente a tutto un complesso sistema di informazioni neurali ed emozionali, sono elementi integrati con tutti gli apparati del corpo umano e profondamente sensibili a tutto quello che accade dentro di noi e nell’ambiente esterno.

Ogni muscolo è come la creta nelle mani di un saggio vasaio, il quale da una forma al muscolo plasmando il nostro corpo. Il Vasaio è la nostra Intelligenza Innata che nella dimensione inconscia dà forma e sostanza, forza e debolezza, struttura ad ogni muscolo relazionandoli tra loro. Ecco che postura, la stessa fisiognomica del volto altro non sono che espressione di moti dell’anima, di traumi passati, di pensieri ed emozioni, di stress non risolti e mantenuti attivi, della non gioia del vivere.

Detto in parole semplici non possiamo considerare un muscolo a sé e isolarlo da tutto il resto.

Questo approccio all’apparato muscolare ci insegna che non possiamo considerare un muscolo secondo la dimanica propria della mente logica razionale che tende a focalizzarsi per concentrazione su un punto specifico. ma al contrario dal singolo muscolo aprirci ad una visione di insieme piú ampia e più veritiera delle condizioni di vita e benessere di una persona.

Per tanto tempo il trattamento si è concentrato troppo sul sintomo , ma per come funziona il nostro corpo dovremmo ogni volta imparare ad “andare oltre” il punto specifico o il sintomo locale e aprire la mente alla considerazione del tutto “in” ed “extra” alla persona, cioè a quello che sta accadendo a più livelli dentro di lei a livello fisico, psichico, spirituale e all’esterno di lei, enll’ambiente dove vive. Appare chiaro che un muscolo contratto non è solo un ammasso di fibre muscolari accorciate e in difesa, è mollto più… impariamo ad andare “oltre” e prendere nuova consapevolezza.

Il dolore riferito su una zona del corpo, una diminuita capacità motoria, la contrattura di un muscolo o semplicemente il suo passare, usando un linguaggio kinesiologico, da una normale condizione di muscolo indicatore carico (on) al Test Muscolare ad una condizione di muscolo indicatore scarico (off), (in altre parole quando un muscolo specifico è soggetto ad un fattore stressogeno, questo non è più in grado di mantenere volontariamente una posizione di stabilità omeostatica), tutto questo ci fornisce informazioni su vari fattori stressogeni in atto a più livelli di quella persona, a squlibri in atto derivanti da cause fisiche, eccaniche, strutturali, ma anche da cause psichiche, emozionali, spirituali, ambientali, presenti e passate.

Per esempio prendiamo in considerazione il quadricipite femorale. Sotto l’aspetto anatomico è un ammasso di fibre muscolari contrattili. In realtà è molto di più: è un fondamentale “elemento vivente” collegato ad altri muscoli del bio-computer umano. Le sue fibre si allungano, si accorciano, si contraggono, si riscaldano o si raffreddano, mantengono una posizione muscolare carica o scarica grazie alla costante elaborazione di infiniti dati e check eseguiti dalle cellule predisposte a questa funzione e alla fascia che lo avvolge e lo connette con tutto il corpo in ogni sua parte. Ecco che il quadricipite femorale, il suo comportamento in risposta agli input che gli vengono comunicati diventa una forma di linguaggio capace di comunicare informazioni non solo sul suo stato fisico di quadricipite femorale, ma ci comunca informazioni sullo stato di benessere-stress (“in” ed “extra“) di quella persona in quel momento a diversi livelli, non solo quello fisico, ma anche quello psichico, spirituale e ambientale.

Seguendo il teorema del il triangolo di Gooheart, per la Kinesiologia, uno squilibrio del quadricipite femorale corrisponde contemporaneamente ad uno squlilibrio dell’Intestino Tenue inteso come organo digestivo e ad uno squlibrio energetico del meridiano ad esso associato in questo caso il meridiano dell’Intestiono Tenue. Il suo riequilibrio è energetico secondo la sapienza della medicina cinese e il test va “oltre”, sfidando aspetti di alimentazione, aspetti emozionali, stili di vita, implicando una verifica dell’ambiente di vita e dei fattori stressogeni in esso presenti.

Detto questo, ogni muscolo in squilibrio, contratto, dolorante esprime in tempo reale le condizioni psico-fisiche di una persona, non si tratta il solo sintomo, è molto di più.

Trattare un muscolo solo dal punto di vista fisico-anatomico, diventa sempre più anacronistico perché i muscoli sono rivelatori di quello che sta accadendo alla persona qui ed ora e sono un libro aperto della storia pressente e passata della persona (traumi fisici, psichici, emozionali, memorie e programmi inconsci, stress ripetuti e prolungati nel tempo come posture scorrette, stress ambientali, lavorativi, familiari, personali ecc.).

Pensieri ripetuti, emozioni profonde alimentate nel tempo, fattori stressogeni mantenuti e non risolti determinano un cambiamento psico-fisico evidente sia a livello somatico, fisiognomico dovuto alla variazione muscolare. Certe posture, certi tratti somatici del volto (vedi i muscoli mimici) sono espressione vivente e manifesta a tutti di quello che stiamo passando dentro di noi, di quello che siamo nel profondo, spesso anche a livello incoscente.

Il corpo è sincero e non ci inganna. Tutti i sintomi e le espressioni somatiche, date dai muscoli, sono un grido di aiuto, ascoltiamole, osserviamole e prendiamone consapevolezza. Lo stesso dolore non è semplicemente una sensazione, ma una “emozione” che ci porta disagio, sofferenza e si legge sul volto, ci impedisce di compiere certe azioni.

Perché i muscoli si contraggono, perché ci bloccano nel movimento, perché ci provocano dolore? Per educarci alla consapevolezza. Spesso gli antidolorifici zittiscono la consapevolezza e l’evoluzione a migliorare noi stessi, il nostro stile e condizioni di vita.

Agire su un muscolo non è solo agire sulla struttura fisico-anatomica di quel muscolo, perché il muscolo stesso rappresenta una “via di accesso”, un “portale”, per dialogare con il sistema complesso di informazioni del bio-computer umano.

Trattare un muscolo, una fascia significa immettere nuove informazioni che vengono percepite ed elaborate dalle cellule del corpo umano. Questa azione mette in moto tutta una serie di nuovi dialoghi neurali interni, ulteriori checks, scambi di informazioni, verifiche di programmi attivi, reset, riprogrammazioni energetiche che spesso vanno “oltre” la stessa capacità di comprensione del cervello logico razionale, ma non per le capacità della mente inconscia e della sua Intelligenza Innata.

L’approccio alla persona che chiede aiuto per risolvere un problema fisico mira a mettere in grado la persona stessa di passare dal sintomo stesso alla “consapevolezza” dei fattori stressanti del suo sistema corporeo e dovrebbe offrire un sostegno nel compiere quel percorso evolutivo personale che va dal sintomo alle cause.

In presenza di segnali di malessere è importante educare le persone ad una nuova visione del sintomo e portare la loro attenzione su uno stile di vita sano e de-stressato, educarle alla “consapevolezza”, all’ascolto del proprio corpo, alla capacità di gestione delle proprie emozioni-pensieri, alla vigilanza sui propri comportamenti difensivi automatici e inconsci, al proprio linguaggio (uso delle parole e loro significato) e abitudini di vita, insegnando loro azioni, cambiamenti capaci di riprogrammare il loro sistema verso il loro personale equilibrio naturale e dinamico.

È fondamentale promuovere una educazione alla consapevolezza: restituire alla persona la capacità di gestire il proprio cammino evolutivo di benessere e emancipandole dalla totale dipendenza di sentenze e ricette medicali, per quanto possibile. Con questo voglio valorizzare l’essenziale importanza dell’intervento dei medici, loro stessi per primi coinvolti nell’educazione alla consapevolezza delle persone all’ascolto del proprio corpo e da questo alle proprie emozioni, agli stili di vita e agli stress ambientali. Il loro successo non è la cura della malattie, ma la prevenzione e il mantenimento in benessere delle persone.

La cura di prevenzione dovrebbe fornire alle persone abilità e competenze per la conoscenza personale di Sé, la gestione di se stessi e il miglioramento dell’ambiente di vita (lavoro, relazioni, ecologia…).

Pertanto la strada verso l’equilibrio non sarà solo esguire un trattamento esclusivamente fisico, finalizzato sul sintomo ma un trattamento frutto di una visione più allargata che conivolga più livelli della persona in trattamento.

Discipline e trattamenti che si muovono con questa sensibilità ne esistono fortunatamente già, basti pensare allo “yoga” che abbina lo stretching muscolare (trattamento fisico) alla respirazione, all’ascolto corporeo e delle emozioni e sensazioni, alla meditazione (trattamento psico-spirituale). Allo stesso modo anche la Kinesiologia non si ferma ad analizzare solo gli aspetti fisici strutturali e meccanici, ma li mette a confronto e li sfida con aspetti emozionali, neurali, energetici, associandoli a tutti gli apparati del corpo umano ecc.

Pertanto invito anche te, ad ascoltare il tuo corpo, a prendere consapevolezza di come funzioniamo biologicamente ed energeticamente. Tutti i trattamenti e massaggi offerti da Synergy hanno questa visione avanzata con un approccio al cliente a 360 gradi.

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MASSAGGIO E INTERIORITÀ

Siamo abituati ad ascoltare e guardare il mondo esterno, e in base a quello che vediamo, alla idea che ci facciamo prendiamo le nostre scelte, assumiamo i nostri comportamenti, formuliamo i nostri pensieri critici a favore o contro, i nostri racconti sono: “sai che cosa è successo”; “sai che fatto tizio?”; “oggi mi è capitato di…”; “il mio datore di lavoro mi ha…”; “al telegiornale han detto che…”; “che tempo fa oggi?”. E così via…

NON TUTTI SIAMO EDUCATI AD ASCOLTARE IL NOSTRO MONDO INTERIORE

Spesso piuttosto metterci in ascolto del nostro mondo interiore, zittiamo la sensazione di malessere, tristezza, paura, angoscia, insoddisfazione DISTRAENDOCI nel mondo esteriore: lavorando di più, riempiendoci la vita di mille impegni e doveri, trovando scuse solo per non entrare in noi stessi e aprire occhi e cuore sul sentire profondo. Oppure troviamo la causa del nostro malessere sempre nel mondo esterno, DERESPONSABILIZZANDOCI e incolpando gli altri, la società, l’andamento economico, il periodo non favorevole e così via.

Spesso noi ci riconosciamo definiti da un “RUOLO”, ci crediamo quello che rappresentiamo in una società, in un ambiente lavorativo, in una famiglia, in una coppia, siamo il nostro ruolo, il nostro Sé è ridotto all’immagine di noi stessi dataci dall’ambiente in cui viviamo. Ma io chi sono, al di là di tutto e tutti nella mia unicitá, nella verità di me stesso fonte della mia libertà?

PROVIAMO AD INVERTIRE LA PROSPETTIVA

Dal mondo esterno andiamo al mondo interno. DIRIGITI al tuo centro, al tuo intimo, al cuore della tua anima, dando ascolto alla voce del tuo Sé interiore.

✅ La SOLITUDINE LUMINOSA è un regalo che ogni tanto abbiamo il sacro dovere di donarci, per stare in compagnia serena e illuminante di noi stessi.

✅ Il SILENZIO ELOQUENTE è il secondo regalo sacro da donarci, perché, quando zittiamo tutte le voci a noi esterne, apriamo la porta celeste del nostro intimo spazio sacro, dove le voci interiori emergono perché sottili, spirituali, queste salgono dalla profondità dell’eternità infinita che ci origina in questo mondo terreno e tridimensionale, nostra casa di passaggio.

✅ ASCOLTO DEL CORPO FISICO è il terzo regalo sacro. Il corpo fisico è la cassa di riverbero delle voci interiori ed ecco emergere le sensazioni, i dolori, le tensioni, i tremolii automatici e improvvisi di organi, i movimenti spessi inconsci delle mani, delle gambe, dei piedi, dei muscoli mimici facciali… anche il cervello è parte del nostro corpo fisico che ci offre quel cinema gratis dove prendono vita immagini, veri e propri film mentali abitati da persone a noi conosciute e sconosciute, parenti, amici, spiriti, guide, esseri celesti. Questi esseri alle volte perfino prendono voce con un linguaggio a noi comprensibile e a volte meno, dove simboli, archetipi passano agli occhi della nostra mente come fotogrammi. Lasciamo tutta la libertà alla visione di scorrere e osserviamola senza giudizio.

✅ ASCOLTO ACCOGLIENTE DELLE EMOZIONI è il quarto regalo sacro. Accogliamo le emozioni nel loro sorgere e lasciamole andare come sono venute, scarichiamole nell’aere con la loro carica positiva o negativa. Noi siamo cuore non solo mente, noi siamo esseri emozionali, noi siamo sorriso e pianto, gioia e tristezza. Le emozioni sono un faro acceso sui nostri blocchi e traumi, sulle nostre ferite da rimarginare. Ascoltiamo le emozioni dall’esterno come dall’alto, mentre loro abitano al nostro interno, accogliamole senza giudizio, senza paura, con lo sguardo di un adulto saggio che si prende cura del suo bambino interiore ferito come un padre e una madre benevolo, rassicurante, leale, amorevole. Lasciamo che queste emozioni siano libere, possano finalmente essere accolte, comprese, amate e tutto sia perdonato e metabolizzato.

DONATI UN MASSAGGIO BIO-EMOZIONALE PROFONDO, ACCOGLIERAI QUESTI QUATTRO DONI SACRI.

❤️ LA SOLITUDINE LUMINOSA. Mi dono un momento di distacco, di pausa dalla mia vita di tutti i giorni, mi isolo nella mia solitudine luminosa, a contatto con me stesso e col mio corpo, un tutt’uno indivisibile di anima e corpo.

Il lettino di massaggio è il mio deserto privo di distrazioni dove il mio corpo affonda sulla morbida sabbia nel rilassamento profondo, dove gli occhi si chiudono spontaneamente spegnendo i riflettori sul mondo esterno e aprendoli alla sguardo amorevole e curioso sul mondo interiore.

Una solitudine indotta dalla compagnia fiduciosa di un massaggiatore-esperto-nel-condurti nel grande viaggio interiore.

❤️ IL SILENZIO ELOQUENTE. Il massaggio mi conduce, carezza dopo carezza, coccola dopo coccola, a ritornare nel grembo materno, nel silenzio primordiale dove sento il battito del mio cuore, il rumore ruggente del mio respiro, il mio corpo fisico “vivente”.

Non è un silenzio vuoto, è percorso da voci, suoni familiari alla tua mente inconscia che si spingono a visitare la tua mente cosciente, la quale esercita solo l’umile funzione di traduttore alla tua coscienza vigile in un corpo addormentato dei messaggi e delle immagini inconsce.

❤️ ASCOLTO DEL CORPO FISICO. Il massaggio è una profonda esperienza di contatto personale, intimo, profondo col proprio corpo, è come entrare in punta di piedi in una sala da concerto e sentire tutto attorno suoni, sensazioni, vibrazioni che sono parte di te, spesso inascoltate, sconosciute e conosciute, il tuo corpo parla il suo linguaggio e finalmente vibra liberando il tuo “essere interiore”. Tanto più cedi al controllo, tanto più ti lasci andare al massaggio, tanto più il sottile, l’impercettibile affiora delicato e potente, leggero e forte e si libera tutta la sua energia inespressa, trattenuta, compressa e con essa le nostre future malattie, assieme a tensioni, paura, ansia, rigidità…

Domandati perché dopo un massaggio senti il tuo corpo leggero, agile, sciolto… quello ordinariamento chiamiamo: benessere!

Tutte le volte che ascolti il tuo corpo entri in punta di piedi anche nella sala di un cinema. Si accendono, senza che tu le comandi, le luci sulla retina mentale e si traducono in immagini, persone, cose, fatti della tua vita presente e altre vite. Stai viaggiando nel mondo inconscio, alla velocità dell’eternità attraverso i vari piani multidimensionali, dove puoi ricevere messaggi, fare incontri. Lascia andare il controllo e lascia che il film scorra libero come se ti prendesse per mano come un genitore prende per mano il suo bambino.

Il massaggio attiva i sensori cellulari sparsi nel tuo corpo, attiva tutti gli apparati fisiologici del corpo e le trasmissioni neurali ed i flussi energetici, ti permette di vivere un ascolto non con l’udito delle orecchie, ma con quello dell’anima come se ci fossero in noi dei ripetitori di antenna che rilanciano le comunicazione interne e le loro informazioni all’infinito col risultato di far vibrare in sinfonia ogni singola e tutte le parti di te: il tuo corpo entra in assonanza con gli strati più sottili.

❤️ ASCOLTO ACCOGLIENTE DELLE EMOZIONI. Il corpo non è un pezzo di ferro, ma è morbido, tonico, flessibile, accogliente, mette in armonia le pressioni esterne con quelle interne e viceversa, IL CORPO AMA IL TOCCO GENTILE, SICURO, CALDO, MIRATO CARICO DI SCAMBIO RECIPROCO DI INFORMAZIONI. Ed ecco il miracolo: le vibrazioni delle emozioni provocate dal tocco del massaggio dall’esterno verso l’interno salgono dal profondo del nostre Sé interiore e trovano eco nelle emozioni. E le emozioni dal profondo arrivano in superficie fino a raddrizzare i peli della pelle, che si rilassa, si illumina, si distende e, con essa, i muscoli e gli organi interni. Le vibrazioni inconsce viaggiano lungo tutto il corpo, sono emozioni che si liberano nell’aere e solo alcune di queste prendono coscienza, quelle che hanno qualcosa da indicarci, da dirci e su cui lavorare in modo cosciente, sono RIVELAZIONE di qualcosa che quando si manifesta, si vela alla nostra coscienza, in quel momento siamo a contatto col MISTERO FASCINOSO di noi stesso, un mistero svelato e velato al contempo, ma l’illuminazione ricevuta rappresenta un ulteriore passo nel cammino della nostra evoluzione personale.

Liberare le emozioni trattenute, temute, altro non è che liberare traumi, ferite. Può accadere che durante un massaggio una persona scoppi improvvisamente a piangere, o al contrario sbotti in una risata intrattenibile, altre volte il corpo si sente come stremato come se avesse fatto un’ora intensa di palestra, tanto è il “liberato”.

Il massaggio è una scuola che ci dice che non tutto può essere risolto col ragionamento, con risposte mentali, con quello che facciamo noi consapevolmente. Molto può essere risolto, liberato, sciolto solo inconsapevolmente attraverso il corpo fisico. Il corpo fisico è il portale esterno del nostro corpo interiore, eterno, eterico.

Se ti è piaciuta questa riflessione, lascia un commento o un mi piace. Abbiamo bisogno di parlare e svelare questa parte nascosta di noi, semplicemente cominciando a condividere le nostre esperienze. Grazie.

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IL MASSAGGIO VINCE SUL DOLORE E LE EMOZIONI NEGATIVE

Il dolore è un segnale, ci avvisa quando qualche cosa non sta funzionando come dovrebbe, è un campanello di allarme importante da non sottovalutare mai.

Proprio perché proviamo dolore ci rivolgiamo ad un medico.

Cosa succede quando un dolore non viene subito preso in giusta considerazione o, ancora peggio, viene trascurato?

Il prolungamento nel tempo di uno stato dolorifico trasforma quel dolore in dolore cronico. Nello stesso tempo lo rende più complesso e difficile nella sua risoluzione. In questo caso le sue conseguenze possono allargarsi allo stato di salute generale.

Sbagliamo ogni volta che anteponiamo scuse:

  • Ora non ho tempo!
  • E se poi scoprono qualcosa di peggio?
  • Non posso perché impegni e responsabilità professionali o familiari me lo impediscono!

Conclusione: si rimanda sperando che il dolore diminuisca. Confidiamo nella magia analgesica di un farmaco. Dietro a queste scuse si nascondono stati emozionali. Essi ci impediscono di fare la scelta giusta e in tempi rapidi.

Andiamo subito alla ricerca della causa del dolore e risolviamola. La causa non è solo semplicemente fisica, spesso è anche emozionale! Ascoltiamo il corpo e il suo campanello di dolore e andiamo a trovare il bottone giusto per spegnerlo definitivamente!

Molte persone soffrono di mal di schiena, mal di testa, sindrome del tunnel carpale, dolore al collo e alle spalle, fibromialgia, etc. Ad altre è capitato improvvisamente un incidente, una caduta, un infortunio temporaneo. Altre sentono che il loro dolore è più spirituale, emozionale.

In tutti i casi il dolore mette in moto la nostra sfera emotiva perché questa è strettamente collegata ad emozioni negative come ansia, paura, stress, depressione, sbalzi di umore.

Quello che ci irrita di più è che il dolore ci faccia perdere la nostra libertà di movimento, la nostra libertà e autonomia nel fare le cose che amiamo e ci rendono felici.

Tutti vogliamo vivere la nostra vita senza condizionamenti e poter compiere tutte le attività che desideriamo. Vogliamo portare a termine le nostre responsabilità quotidiane sia a casa che al lavoro e sentirci liberi dal peso di un impegni non ancora risolti.

Proprio su questa esigenza gli esperti di comunicazione e politici hanno saputo insistere per indurre molte persone a scegliere la vaccinazione contro il COVID, giocando sul bisogno emotivo di riavere la vita di sempre.

L’esperienza del dolore è del tutto personale e soggettiva, non c’è un essere umano che la vive ugualmente come un altro essere umano. Abbiamo sensibilità diverse nel provare dolore: c’è chi lo sopporta facilmente, chi invece non riesce a gestire nemmeno il dolore più leggero.

Esiste una profonda e indissolubile relazione tra dolore ed emozioni.

Se da una parte il dolore influenza le tue emozioni, rendendoti ansioso o depresso, dall’altra parte il dolore stesso può essere l’espressione della tua ansia e depressione.

Ognuno di noi, in base alla storia della propria vita, possiede un personalissimo bagaglio emotivo.

Questo è prodotto da esperienze vissute, da traumi nascosti nel subconscio, da programmi inconsci e automatici comportamentali di difesa, dalle maschere che indossiamo e recitiamo. Quando incontriamo nella vita di tutti i giorni un elemento ambientale stressogeno, esso può richiamare in superficie emozioni negative e traumi nascosti. Anche se nascosti nel profondo del nostro subconscio questi sono fortemente presenti. Quando sono richiamati affiorano dal profondo pronti a condizionare il nostro vissuto e il nostro sentire.

Che cosa fa il massaggio in tutto questo?

Il massaggio vince sul dolore e le emozioni negative!

Il massaggio può aiutarti a migliorare la tua sensibilità al dolore, sia emotivamente che fisicamente. Il massaggio va a lavorare contemporaneamente  sia sulle emozioni che sui fattori dolorifici fisici. Non solo, va anche a lavorare sulle somatizzazioni, e cioè sulle emozioni che plasmano come uno scultore il nostro corpo. Il nostro corpo prende in qualche modo le sembianze, la fisionomia visiva del nostro dolore o trauma nascosto.

La somatizzazione è proprio il punto di incontro tra dolore ed emozioni. Ciò che è spirituale diventa fisico e il fisico, per esempio una contrattura, una postura scorretta, diventa espressione di un elemento emozionale spirituale di sofferenza e squilibrio.

Il massaggio ha il pregio di essere meravigliosamente preventivo: impedisce che una situazione di disagio e squilibrio psico-fisico si aggravi. Si impediscono così tutte quelle conseguenze croniche e gravi future per la persona.

È importante riscoprire una cultura del massaggio personalizzato, mirato, a scadenze regolari: Mantieni in salute e benessere non solo il corpo fisico ma anche quello spirituale. Possiamo così allontanare e spegnere quei campanelli di allarme accesi dalla sensazione di dolore localizzato o generale, spesso accompagnato da senso di stanchezza, svogliatezza, insonnia, depressione.

In tempo di Covid abbiamo imparato che il sistema immunitario è strettamente collegato al benessere del nostro stato emotivo. Il massaggio agendo sul sistema linfatico e circolatorio rafforza il sistema immunitario. Agendo contemporaneamente su ansia, stress, paura, depressione aumenta notevolmente la capacità di affrontare e risolvere i fattori stressogeni che incontriamo nella nostra quotidianità.

Il massaggio è sicuramente un vantaggio irrinunciabile per il nostro benessere.

Nel 2019, secondo l’American Massage Therapy Association, il 21% degli americani adulti ha ricevuto un massaggio, con il 52% che ha riferito che era per motivi di salute o medici e il 26% che lo ha riferito per rilassarsi e ridurre lo stress.

Quando si tratta di cercare sollievo dal dolore e dal disagio delle emozioni negative, dall’ansia e dallo stress, un massaggio professionale e personalizzato può svolgere un ruolo importante e irrinunciabile nella soluzione dei condizionamenti emotivi e nella soluzione dei fattori dolorifici.

Il massaggio se eseguito professionalmente non implica nessun aspetto negativo. È stato dimostrato che il massaggio ha pochi rischi o effetti collaterali negativi ed è generalmente riconosciuto come sicuro, terapeutico ed efficace.

Chi ha scoperto la potenza benefica del massaggio non ne può fare più a meno, semplicemente perché la condizione della sua vita psico-emotiva è notevolmente migliorata. IL massaggio vince sul dolore e le emozioni negative. Se tu ancora non lo hai scoperto vieni e prova una sessione di massaggio personalizzata per soddisfare le tue esigenze uniche, eliminare il dolore e migliorare il tuo stato emozionale!

Cibo ed Emozioni nella Medicina Tradizionale Cinese

Per la Medicina Tradizionale Cinese i cinque sapori base presenti nella nostra dieta, l’aspro, l’amaro, il dolce, il piccante, il salato, possono essere utilizzati per riequilibrare le nostre emozioni.

Ogni emozione esercita un grande influsso sul nostro organismo e può determinare il nostro benessere o il nostro malessere. 

Quando una emozione è ipermanifesta o ipomanifesta, per esempio un momento di eccessiva gioia o un momento di totale assenza di gioia, essendo smisurata o troppo contenuta può provocare delle conseguenze negative al nostro organismo, i danni peggiorano quando lo stato di iper/ipoemozione perdura nel tempo.

Regola di saggezza: le emozioni vanno sempre espresse dal nostro interno verso l’esterno e con equilibrio. 

Per la Medicina Tradizionale Cinese non esistono emozioni cattive o buone, ma emozioni che rischiano di essere troppo eccessive ed emozioni, a contrario, impoverite, poco vissute e manifeste o peggio ancora trattenute.

Nella nostra cultura rabbia, tristezza, malinconia, paura, per esempio, sono indicate come emozioni negative e crediamo possano ridurre la nostra felicità. Per la Medicina Tradizionale Cinese, invece, non c’è la distinzione tra emozioni negative o positive, tutte le emozioni sono “normali” perché tutte sono una espressione interna/esterna di una risposta fisiologica ad una stimolazione, o di una energia inconscia memorizzata in noi (trauma) in un momento preciso della storia della nostra vita. 

Ciò che conta è che tutte le emozioni senza distinzioni siano mantenute nel loro equilibrio naturale, né troppo né poco e abbiamo sempre modo di essere espresse. 

Le emozioni hanno bisogno di liberare tutta la loro energia fuori da noi, mentre si manifestano nel movimento che va dall’interno verso l’esterno.

Certo, in un momento di rabbia, non significa che abbiamo la libertà di ammazzare una persona, bensì dobbiamo educarci ad esprimere ogni emozione in modi non distruttivi per noi e per gli altri, ma ripeto vanno sempre espresse e non represse. Questo perché le emozioni non espresse o liberate vanno a togliere equilibrio al nostro organismo nel movimento inverso, cioè verso l’interno. L’energia emozionale non liberata all’esterno ritorna all’interno andando ad attaccare gli organi interni, squilibrandoli e stressandoli nelle loro funzioni. 

Ogni emozioni, quando ritorna al suo interno, ha un preciso “organo bersaglio” verso il quale irradiare la propria potente energia compressa e assieme all’organo produce uno squilibrio sul meridiano ad esso collegato. 

Per esempio la rabbia colpisce il fegato, l’eccessiva gioia il cuore, la tristezza i polmoni, la paura i reni, i pensieri ossessivi la milza ed il pancreas.

Ritornando al cibo, quello che mettiamo in bocca può innalzare e accrescere il livello delle nostre emozioni come anche ridurre e calmare le emozioni eccessive.

Se nella nostra dieta sono presenti i cinque fondamentali sapori, anche il nostro “chi” (la forza dell’energia vitale) scorre fluido e armonio dentro di noi, calmando e nutrendo il nostro spirito e la nostra mente.

Ecco un piccolo schema per capire meglio cosa i cinque sapori base possono aumentare o diminuire delle nostre emozioni:

SAPORE MERIDIANO EMOZIONE IPER EMOZIONE IPO
Aspro Fegato Cistifellea Rabbia Pensieri
Amaro Cuore Intestino Tenue Gioia Tristezza e
Preoccupazione 
Dolce Milza e Stomaco Pensieri Paura e Shock
Piccante Polmoni e
Intestino Crasso
Preoccupazione e
Tristezza
Rabbia
Salato Reni e Vescica Paura e Shock Gioia

Troppa gioia manda in confusione il nostro spirito e può causare ansietà. Questo genere di gioia non porta ad una profonda pace e senso di benessere, al contrario provoca un sovreccitamento e iperattivismo.

Quando c’è carenza di rabbia il nostro “chi” non può aumentare la sua energia vitale e noi non riusciamo a difendere gli altri o noi stessi. Se invece siamo troppo arrabbiati, diveniamo violenti e crudeli.

Se non ci preoccupiamo a sufficienza, possiamo dimenticare qualcosa di importante per la nostra vita e non saremo stimati come affidabili dagli altri. Troppa preoccupazione ci porta alla dispersione e ci indebolisce.

La tristezza ci stimola a coltivare il sentimento dell’amore,  sentire la perdita di qualcuno o qualcosa ci rende umani. L’eccessiva tristezza ci consuma nel dolore.

La paura diminuisce la forza del “chi’, ci aiuta a ritornare sui nostri passi e fare il punto della situazione. Se noi siamo impauriti la nostra mente si blocca e non riusciamo a pensare e ad agire in modo corretto.

Quindi ogni emozione ci aiuta quando è nel suo equilibrio e ci spinge verso la nostra vera realizzazione e pienezza di vita.

Il corpo ci parla raccontando una storia

Ogni massaggio permette di fare un viaggio, attraverso il corpo, nella storia di una persona. Questo viaggiare della mani dagli arti inferiori agli arti superiori passando per l’addome e la schiena fino ad arrivare alle testa arreca salute e benefici in ogni parte del corpo. I benefici accadono non solo in superficie, a livello epidermico, ma anche in profondità in tutti i sistemi dell’organismo fino a penetrare le profondità spirituali della psiche e delle emozioni.

Ma quale storia racconta il corpo umano?

Forse non tutti lo sanno, le esperienze psico-emotive hanno la forza di trasformare la fisionomia del corpo umano rendendo visibile il racconto velato della propria storia personale, originale ed unica.

Il corpo assume, infatti, le caratteristiche e le forme esterne proprie delle emozioni e delle ferite che hanno segnato profondamente passaggi importanti della vita, in tal modo il corpo si trasforma manifestando le sue carenze, ferite e sofferenze che segnano la sua evoluzione. Alcune di queste forme rappresentano proprio degli archetipi e immagini primordiali presenti nell’inconscio collettivo, delle quali molto ha parlato lo psicologo Carl Gustav Jung. Per soddisfare la vostra curiosità vi consiglio la lettura del libro “Le cinque ferite” di L. Bourbeau nel quale, in modo evidente e piacevole, vengono raffigurate le fisionomie maschili e femminili delle persone che portano su di sé il segno visibile di una delle ferite di rifiuto, abbandono, ingiustizia, umiliazione e tradimento.

Il corpo parla attraverso i piedi.

Il racconto della storia di una persona, e ben lo sa chi pratica riflessologia plantare, viene tradotto nel linguaggio della fisionomia e delle caratteristiche tipiche del piede. I piedi non vanno subito toccati, ma osservati proprio per non contaminare quel racconto meraviglioso che contengono. Basta porre l’attenzione sul colorito, sul tono muscolare, sulla forma, sulla lunghezza delle dita, sui rossori localizzati, sulla posizione dei calli e molti altri elementi per scorgere il racconto di ricordi passati e attuali.

Le emozioni liberate sono un toccasana per il nostro benessere

Le emozioni sono la porta di accesso

al nostro benessere ed equilibrio.

emozioni gioia e tristezza

Da quando siamo venuti in questo mondo, già nei primi mesi della gestazione, eravamo in grado di provare emozioni. Non siamo mai stati neutri nel nostro rapportarci con la realtà che ci circonda.

Ancora prima dello sviluppo della ragione, ci relazionavamo con la realtà attraverso il filtro delle emozioni positive o negative.

Da allora, le emozioni stanno ogni giorno accompagnando la nostra esperienza personale facendocela sperimentare come più o meno piacevole.

Le emozioni hanno una grande forza nel condizionare la nostra vita e le nostre scelte e costituiscono la nostra individuale personalità emotiva, anch’essa legata alla storia del nostro vissuto.

Ogni emozione suscita istantaneamente una risposta fisiologica precisa nel corpo umano. Questa, provocata dal sistema nervoso autonomo, provoca emissioni ormonali ed elettrocorticali, comportamenti spontanei e immediati (postura, movimento dei muscoli … pensiamo solo a quelle mimici del volto, emissioni vocali). Una emozione liberata è una emozione esternata: chi ci vede, percepisce immediatamente la nostra emozione, senza che noi dobbiamo descriverla ogni volta a parole. Leggi tutto “Le emozioni liberate sono un toccasana per il nostro benessere”

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