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Che differenza c’è tra un massaggio generico e un massaggio personalizzato?

Spesso si sente parlare di massaggio generico e massaggio mirato o personalizzato. La differenza tra un massaggio generico ed uno personalizzzato si concentra sull’obiettivo e l’approccio del trattamento.

Ecco come si differenziano:

Massaggio generico

Un massaggio generico è un trattamento che ha come obiettivo principale quello di rilassare il corpo e di produrre uno stato di benessere generale. È spesso utilizzato per ridurre lo stress, alleviare la tensione muscolare e migliorare la circolazione sanguigna.

In un massaggio generico, il massaggiatore può utilizzare una serie di manualità e tecniche come la frizione, la pressione, la sfioratura e la manipolazione dei tessuti muscolari e connettivi in tutto il corpo. Le manualità e le tecniche sono pensate all’interno di un protocollo che mira al benessere a tutto campo, ma questo tipo di massaggio.e trattamento non mira a risolvere problemi specifici muscolari e articolare, bensì esisgenze psico-fisiche generiche.

Si chiede un massaggio generico ogni volta che si desidera che tutto il corpo, dai piedi alla testa comprese le braccia venga massaggiato. Questo estensione del massaggio sulla maggior parte della superficie del corpo produce un alto senso di leggerezza e benessere generalizzato sia fisico che psichico.

Massaggio mirato e personalizzato

Un massaggio mirato si pone come obiettivo la risoluzione di problemi specifici che una persona accusa, come una sciatalgia, una cervicalgia, una epicondilite, etc.. La persona denuncia un dolore, un sintomo, un fastidio, una riduzione di un movimento articolare, etc.. una incapacità di svolgere una azione quotidiana o professionale.

Il massaggiatore esperto possiede una alta conoscenza della fisiologia dei vari apparati del corpo umano e di molte e differenti tecniche specifiche. Egli ha acquisito una capacità tattile tale da riconoscere molte delle problematiche al tatto e sa ascoltare come il sistema corpo risponde in tempo reale alle stimolazioni del suo intervento. Egli concentra il suo trattamento su specifiche aree del corpo dove dopo una attenta analisi riconosce le cause del problema e con maestria sa compiere azioni mirate per stimolare il sistema corpo verso la soluzione del problema ottenendo come risultato un immediato alleviamento del disagio, la riduzione del dolore ed un significativo miglioramento delle funzioni muacolo-articolari.

Un bravo massaggiatore fa sempre una valutazione dello stato attuale del cliente e del suo lavoro agli appuntamenti seguenti. Prima di iniziare un massaggio mirato e personalizzato, il massaggiatore esperto conduce un’intervista con il cliente per comprendere le esigenze del cliente e approfondisce cause e iter storico dei suoi problemi specifici. Può eseguire anche dei Test Kinesiologici per un intervento ancora più mirato.

Un esperto massaggiatore sa utilizzare diverse tecniche di massaggio, sia manuali sia con l’assistenza di strumenti, scegliendo in modo sapiente di volta in volta quali utilizzare per ottenere il migliore risultato. Synergy Massaggi e Kinesiologia applica all’interno del suoi massaggi la sua filosofia e cioè la sapiente sinergia esistente tra tecniche e conoscenze della Medicina Occidentale e della Medicina Orientale. Queste tecniche e manualità possono includere massaggio muscolare come anche del tessuto fasciale e connettivale, stretching, mobilizzazione articolare, coppettazione statica o dinamica, l’uso dello IASTM o del Gun e altri approcci mirati come pressioni su specifici punti lungo i meridiani che percorrono il corpo umano. Un bravo massaggiatore sa regolare la pressione e l’intensità del massaggio in base alle esigenze e alla costituzione fisica del paziente.

Un massaggio mirato non significa necessariamente che si concentri solo e unicamente su una zona del corpo umano, quella dove si manifesta il maggiore dolore riferito. Un esperto massaggiatore tratta tutti quei punti, tra loro collegati, si pendi per esempio alla catene fasciali, spesso lontani dalla zona di dolore riferito, e sebbene possano sembrare non correlate per distanza alla zona di manifestazione del problema, in realtà rivestono una importante rilevanza terapeutica al fine di risolvere il problema trattato. Il corpo umano, infatti, funziona come una unità e ogni sua parte è in collegamento con il tutto.

In generale, un massaggio generico è più adatto per chi cerca un trattamento rilassante e rigenerante, mentre un massaggio mirato è più indicato per chi ha problemi fisici specifici o condizioni come tensione muscolare, dolori cronici, infortuni sportivi o altre problematiche muscolari e articolari. La scelta tra i due dipende dalle esigenze individuali del paziente e dagli obiettivi del trattamento e viene concordata direttamente col massaggiatore esperto.

Educhiamoci all’ascolto consapevole del nostro corpo.

Molte delle persone quando soffrono di dolori muscolari alla schiena si rivolgono allo Studio di Synergy Massaggi e Kinesiologia, ma lo fanno spesso proprio quando proprio non ce la fanno più a sopportare quel dolore. La loro schiena al tatto delle mie mani assomiglia ad una tavola di legno a causa di tensioni e contratture muscolari accumulate nel tempo.

È un compito irrinunciabile educare le persone all’ASCOLTO CONSAPEVOLE DEL PROPRIO CORPO. Questa educazione all’ascolto consapevole dovrebbe iniziare da bambini perché ci permette di imparare dal nostro corpo a vivere una vita migliore, più dignitosa e rispettosa non solo del nostro corpo, ma anche delle reali esigenze naturali del nostro Sé interiore.

IL CORPO PARLA, non è muto e lo fa utilizzando diversi linguaggi: sensazioni, intuizioni, sintomi dolorosi, posture, espressioni del volto e degli occhi, temperatura, sudore, battito cardiaco etc.

Quando il corpo parla va ascoltato, non ci sono scuse, non possiamo far finta di nulla o dire: “Adesso non ho tempo, ti ascolterò più avanti perché adesso urgono cose più importanti da fare!”

Educarci a percepire e dare un significato ai segnali del corpo, soprattutto quelli più sottili di pericolo, di stress, di difficoltà, di reazione prima che diventino conclamati è un dovere verso noi stessi perché il corpo ci parla per metterci in grado di apportare il più velocemente possibile quelle azioni di prevenzione prima che si producano danni più gravi e cronici.

Il corpo si auto-monitora in continuazione alla ricerca di segnali di squilibrio, di stress, di pericolo per operare istantaneamente tutte quelle azioni necessarie e sagge per compensare e riportare nuovi equilibri e armonia, Tutto questo viene fedelmente compiuto da una miriade di propriocettori, i quali danno vita ad un incessante dialogo di messaggi neurali in entrata e uscita al nostro interno per mantenere ogni singola parte del corpo in armonia con il tutto.

Quali segnali di avvertimento in corpo in squilibrio?

Per educarci all’ascolto è fondamentale porci delle domande:

Com’è il tuo livello di energia? Sei cronicamente stanco?

Soffri di insonnia o ansia?

La tua mente corre frenetica?

Il tuo respiro è veloce e superficiale?

I tuoi muscoli sono tesi?

Tendi a mantenere la mascella serrata, il tuo dentista ha notato un consumo anomalo dei denti?

Ti senti fuori centro, insensibile, indifeso, irritabile?

Hai sintomi inspiegabili?

Senti un dolorino dove, a che ora del giorno?

Se hai risposto “sì” a una di queste domande, vale la pena prestare più accurata attenzione al tuo stile di vita, alle cause di stress eccessivo e a quando stai prendendoti cura di te stesso. 

Il corpo vive di movimento, fai ogni giorno sufficiente e mirato movimento come esercizi di stretching, yoga…? Dormi a sufficienza? Stai dedicando del tempo per te, per ascoltarti, per centrarti, per respirare un relax profondo? Le tue abitudini alimentari sono sane? Le persone che frequenti e le situazioni in cui ti trovi sono energizzanti, arricchenti? Cosa stai facendo per ricaricarti? Quanto tempo trascorri nella natura? Come stai gestendo le tue emozioni difficili in modo sano? Stai ricevendo abbastanza amore, comprensione, attenzioni?

Metti al primo posto la qualità della tua vita o accetti compromessi a tuo sfavore? Pratichi un sano egoismo? Coltivi un corretta autostima? Oppure ti illudi che basta un po’ di caffeina, assecondare il desiderio di cibi spazzatura, di alcol o di droghe per illudere il feedback dei propriocettori del tuo corpo?

Volersi bene significa riqualificare la tua vita e donarti dignità, ascoltando ed esaudendo le tue necessità vitali profonde. Le sensazioni di disagio, tristezza, insoddisfazione, dolore non si superano negandole, ignorandole, né credendoti forte come un supereroe dei fumetti che non teme nulla e sembra insensibile ai colpi ricevuti.

Prendi la distanza dalla tua testa e dai suoi ragionamenti di efficienza, dovere, responsabilità, prima entra in contatto con la tua consapevolezza sensuale, fisica ed interiore. Ascolta ogni più piccola percezione, osserva cosa sta succedendo nel tuo corpo, guardati allo specchio, osserva il tuo volto. Apriti alla intelligenza intuitiva, ai suoi suggerimenti, ai sintomi che ti rivelano cosa non funziona nella tua vita, opera scelte e azioni concrete per ridonare supporto, dignità e benessere alla tua vita.

Il massaggio è una scuola di contatto e di ascolto del proprio corpo

Ricevere un massaggio è una scelta consigliata per imparare ad ascoltare il proprio corpo, prendere consapevolezza della sua esistenza. Un massaggio è sempre terapeutico e ti aiuta a lasciar andare stress, tensioni, a sciogliere contratture, a lenire dolori muscolari, ad apportare un energetico flusso di sangue, ad eliminare tossine e scarti del metabolismo rafforzando il sistema immunitario, a spegnere la tua mente per metterti a contatto con le tue sensazioni e sensibilità.

Da Synergy Massaggi e Kinesiologia puoi trovare anche un aiuto per educarti all’ascolto della consapevolezza del tuo corpo.

Il massaggio linfodrenante può aiutare in caso di linfedema?

Molte donne non prestano sufficiente attenzione al proprio sistema linfatico, eppure esso svolge un fondamentale compito nel mantenerci in salute e benessere.

Ogni giorno il corretto e ininterotto lavoro di una complessa e capillare rete di vasi linfatici, facente parte del nostro sistema immunitario, mantiene pulito e sano il nostro corpo rimuovendo tossine e rifiuti del metabolismo cellulare. Non solo, essa mantiene corretti i livelli dei liquidi corporei, se ciò non fosse comparirebbero degli edemi e osserveremo alcune parti del nostro corpo gonfiarsi.

La complessa rete di capillari e tubi linfatici percorre tutto il corpo e ha la funzione di trasportare la linfa lontano dai tessuti. Nei tubi linfatici troviamo una serie di valvole a farfalla che permettono la lenta salita unidirezionale del fluido linfatico ad una pressione molto bassa.

L’apparato linfatico gestisce il liquido contenente tossine e rifiuti cellulari non assorbito dai capillari sanguigni. La linfa contiene anche altre sostanze come proteine, minerali, grassi, sostanze nutritive oltre che i rifiuti cellulari, ed elementi estranei come batteri e virus.

La linfa viene purificata grazie ai linfonodi, delle ghiandole a forma di fagiolo. Nei linfonodi vengono filtrate anche cellule sia danneggiate che tumorali. Buona parte dei linfonodi sono presenti nelle ascelle, all’inguine, al popliteo, nella zona del collo.

La linfa nel suo percorso viene svuotata nel dotto linfatico destro e sinistro per poi essere immessa nel flusso sanguigno dalla vena succlavia che passa attraverso la clavicola ed è collegata ai dotti collettori. Questo costante processo di ritorno della linfa nel flusso sanguigno mantiene il volume sanguigno e la pressione sanguigna e ci protegge dalla formazione dal fastidioso edema.

L’apparato linfatico è costituito anche da degli organi linfatici come la milza, il timo, le tonsille e le adenoidi, il midollo osseo, l’appendice e le placche di Peyer (piccole macchie di tessuto linfatico che rivestono la mucosa dell’intestino tenue di una persona). Questi organi svolgono varie funzioni come la produzione di globuli bianchi per eliminare infezioni e malattie, monitorando e distruggendo batteri e agenti patogeni.

L’importanza del drenaggio linfatico manuale nelle recenti ricerche su edema e linfedema

I massaggi linfodrenanti vengono praticati con successo da anni per risolvere il fastidioso e inestetico edema e l’infiammazione in atto. 

L’edema è la naturale risposta del corpo a lesioni o infiammazioni. I vasi sanguigni tendono a perdere il fluido e questo si accumula nei tessuti vicini, provocandone il rigonfiamento. Tale condizione è il risultato di una lesione acuta o nuova.

Il linfedema è la conseguenza di un intervento di rimozione dei linfonodi oppure compare a causa di una infezione o del danneggiamento dei linfonodi durante il trattamento del cancro.

L’edema è costituito principalmente da acqua, mentre il fluido che si accumula nel linfedema contiene proteine, le quali sono troppo pesanti per essere completamente e correttamente riassorbite e trasportate dal sistema linfatico. L’acqua viene catturata, ma un sistema linfatico lento non è in grado di trasportare con sé nel flusso la proteina, essendo questa particolarmente pesante. Questa proteina pertanto, permanendo in loco, continua ad attirare acqua verso di sé, creando un ciclo di linfedema difficile da interrompere.

Che fare in caso di linfodema?

La ricerca più attuale, indica il drenaggio linfatico manuale non solo è efficace per allievare dagli effetti dell’edema ma è anche un efficiente aiuto in presenza di linfedema.

Carmen Thompson, BS, CMT asserisce che il classico drenaggio linfatico manuale non solo sposta l’acqua, ma anche è utile anche in caso di linfodema poichè in grado di riportare anche le proteine più pesanti nel circolo del flusso linfatico. Le ricerche confermano, infatti, queste affermazioni[1].

Uno studio del 2022 ha approfondito gli effetti del drenaggio linfatico manuale sul linfedema degli arti superiori dopo un intervento chirurgico per cancro al seno[2], Lo studio dimostra come il drenaggio linfatico manuale ha un effetto positivo durante la fase di mantenimento del linfedema: i questionari dei partecipanti hanno evidenziato un miglioramento significativo dei sintomi della mano e del braccio.

L’efficacia del drenaggio linfatico manuale per il linfedema è poi determinata dalla frequenza di trattamento. Una meta-analisi del 2023 di studi randomizzati controllati sull’effetto del drenaggio linfatico manuale sul linfedema post-mastectomia correlato al cancro suggerisce che la frequenza è un potenziale indicatore di efficacia[3]

L’analisi di un totale di 457 pazienti ha scoperto che, sebbene l’effetto del drenaggio linfatico manuale fosse limitato, se si considerava la quantità di edema degli arti superiori rispetto ai gruppi di controllo, quando il ciclo di trattamento era superiore a 20 sessioni, c’era un significativo riduzione del volume degli arti superiori. “Si è verificata anche una riduzione significativa del volume delle estremità quando la durata del trattamento è stata superiore a due settimane”, hanno osservato i ricercatori.

Questi risultati sul linfodema suggeriscono la validità e l’efficacia di un piano di trattamenti costanti di drenaggio linfatico manuale nel lungo periodo di tempo.


[1] Tan IC, Maus EA, Rasmussen JC, Marshall MV, Adams KE, Fife CE, Smith LA, Chan W, Sevick-Muraca EM. “Assessment of lymphatic contractile function after manual lymphatic drainage using near-infrared fluorescence imaging.” Arch Phys Med Rehabil. 2011 May;92(5):756-764.

[2] Chmelova K, Novackova M. “Effect of manual lymphatic drainage on upper limb lymphedema after surgery for breast cancer.” Ceska Gynekol. 2022;87(5):317–323.

[3] Qiao J, Yang LN, Kong YH, Huang X, Li Y, Bai DQ. “Effect of manual lymphatic drainage on breast cancer-related postmastectomy lymphedema: a meta-analysis of randomized controlled trials.” Cancer Nurs. 2023 Mar-Apr;46(2):159–166.

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I MUSCOLI SONO ESPRESSIONE VIVENTE DEL NOSTRO MONDO INTERIORE

Siamo così immersi nel movimento: movimento di pensieri, movimento di occhi che continuamente osservano e registrano quello che vediamo, movimento di azioni mosse dalle nostre intenzioni, movimento di stati d’animo ed emozioni interne profonde, movimento di muscoli e catene muscolari e fasce, movimento di organi interni, sangue e linfa, movimento di informazioni neurali continue… noi siamo movimento.

Solo di alcuni di questi movimenti siamo consapevoli, della loro maggioranza non li controlliamo né ne abbiamo consapevolezza.

Il movimento dello spirito nei muscoli

Noi siamo mossi da movimenti spirituali e per lo più inconsci, che ci muovono a livello di pensiero e di emozioni e questi movimenti si manifestano all’esterno nel nostro corpo dando espressione a posture, micro movimenti del volto, contratture muscolari stabili che possiamo constatare se ci osserviamo allo specchio o che altri vedono in noi, movimenti spirituali interiori che muovono le nostre azioni e comportamenti, in particolare pensiamo a certi comportamenti automatici che compiamo senza pensarci molto.

Tutto il nostro portamento esteriore riflette il nostro mondo interiore.

Normalmente le persone hanno un approccio semplicistico e meccanicistico nel prendere in considerazione i fastidi e dolori muscolari e questo va bene quando si vanno a trattare problemi acuti dovuti a improvvisi infortuni sportivi o dopo un semplice sforzo e in persone sane.

Ma quando ci troviamo davanti a sintomi resistenti al trattamento, o che si ripetono nel tempo dobbiamo capire che lo squilibrio fisico è anche espressione di uno squilibrio spirituale.

Dolore muscolare e mondo interiore

Dietro un muscolo e fascia in sofferenza ci sta spesso un disturbo relazionale o uno comportamentale, ci stanno situazioni stressogene alimentate da pensieri ripetitivi, movimenti comportamentali non in linea e in armonia con la verità della nostra essenza interiore, stati dolorosi emozionali repressi o narcotizzati dal troppo lavoro o piaceri di reazione. Dietro i disturbi muscolari e il dolore, spesso diffuso, ci sta il mondo spirituale della persona che chiede come un sintomo di essere ascoltato e aiutato.

I trattamenti tramite il massaggio e la kinesiologia possono intervenire su questi disturbi spirituali perché i muscoli sono a diretto contatto e sono influenzati dal nostro mondo interiore conscio ed inconscio. La tipologia e la distribuzione dei disturbi muscolari possono fornire preziose linee guida per l’accesso somatopsicologico all’intera persona.

Se i disturbi muscolari persistenti o il dolore cronico sono quindi un’espressione di un atteggiamento disturbato e nono corretto (spesso irrispettoso) prima di tutto verso se stessi, e quindi anche verso gli altri o verso la vita, è ragionevole per il successo a lungo termine del trattamento sia importante affrontare e trattare con sincerità e verità il nostro atteggiamento verso il mondo spirituale interiore, con dolcezza, sorriso, accoglienza e senza giudizio. Come un padre e una madre che si prendono cura della creatura che hanno generato.

I muscoli ci chiedono di prenderci cura del nostro mondo interiore

Spesso mi trovo a dire alle persone che si rivolgono nel mio studio Synergy di prendere in seria considerazione il loro mondo spirituale interiore, come parte integrante e fondamentale del trattamento, del loro benessere e felicità. L’equilibrio di ogni movimento si alimenta di verità con se stessi e la propria essenza, solo questa sintonia con la propria verità interiore, fatta di ascolto dona al movimento di tutto il corpo la sua naturale e innata armonia.

Certo è più facile curare un muscolo che prenderci cura della nostra parte spirituale, intima, profonda perché siamo materialisti, efficientisti, e poco siamo stati educati ed allentati all’ascolto del corpo e dell’anima, all’ascolto delle intuizioni e delle sensazioni, all’osservazione dei nostri pensieri ed emozioni, all’osservazione dei nostri comportamenti, al vivere nella verità interiore e non in quello che ci chiede la società per sentirci accettati.

La magia del tocco

Il movimento del massaggio nel contatto col corpo aiuta la sensazione di essere accettati, considerati e compresi, questa non avviene solo a seguito di un contatto verbale; richiede anche un tocco e un movimento attenti. Questo approccio diretto e fisico non è solo più immediato e genuino; corrisponde anche alle nostre prime esperienze di manipolazione e guarigione fin dalla prima infanzia. Può aiutare ile persone a riprendersi dallo stress, dall’alta tensione, dallo sforzo eccessivo o dalla “fuga” da se stessi o dalla realtà e da nuove esperienze “reali”. Il massaggio ci dona l’energia, la forza e la motivazione per prenderci cura di noi stessi.

Anche questa è magia del massaggio terapeutico.

Il movimento gravitazionale del corpo umano

“La gravità è la radice della grazia”, Lao Tse.

Il nostro corpo ogni giorno fa i conti con la gravità terrestre, noi ne abbiamo consapevolezza solo se ci poniamo attenzione, ma ordinariamente tutto è così naturale e spontaneo che la nostra attenzione consapevole non è attiva. Ci pensa il nostro sistema innato intelligente che interviene in ogni movimento del corpo per donargli grazia e armonia confrontandosi ogni attimo presente con la gravità terrestre.

IL CORPO È UN EQUILIBRIO CONTINUAMENTE INSTABILE o dinamico, cambia in continuazione per regolare e mantenere l’armonia di tutte le sue parti.

Le articolazioni sono centrate su una linea mediana che regola il senso di centralità nello spazio di tutto il corpo nel movimento e la sua corretta posizione è costantemente assicurata dai propriocettori sparsi nel corpo che registrano ogni variazione di peso, movimento, allungamento e accorciamento muscolare.

Per questo un bravo massaggiatore deve assicurarsi che questa linea che dalla testa scorre davanti e dietro lungo l’asse del corpo dalla testa alla pelvi sia fascialmente fluida, armonica e non bloccata e non fuori dei suoi assetti naturali.

In condizione di normalità e non cronicità tutti i muscoli agonisti, antagonisti e sinergici sono tra loro equilibrati e permettono a tutte le strutture, grazie sempre al controllo dei propriocettori, di reagire correttamente e immediatamente mantenendo l’equilibrio in asse dinamico di tutto il corpo, anche quando ci pieghiamo in avanti, ci giriamo di scatto, ci inginocchiamo ecc.  

E se perdessimo la nostra armonia originaria?

Quando un movimento ci spinge fuori dal centro, la superficie di attacco della gravità aumenta.

A questo punto i muscoli devono supplire al cambiamento di forza di gravità con un surplus lavoro per il mantenimento dell’equilibrio, le articolazioni si decentrano ritrovando un nuovo centro di stabilità. Quando però abbiamo un cambiamento posturale cronico che diviene stabile il corpo si trova costretto ritrovare e a mantenere un equilibrio gravitazionale stabile che non corrisponde più all’originale dinamico equilibrio posturale, quindi cronico. Il corpo, infatti, non riesce più a ritornare al suo centro originario dovendo correggerlo per mantenere una sicurezza di stabilità gravitazionale, le articolazioni si decentrano, eppure nella nostra percezione ci sentiamo corretti e perfettamente in asse rispetto alla forza gravitazionale perché il corpo si è dato nuovo, sebbene cronico, equilibrio, integrandosi nella gravità. Solo guardandoci allo specchio o osservando la nostra postura possiamo accorgerci di alcuni cambiamenti, come testa e collo protesi in avanti, oppure una spalla più bassa rispetto all’altra e così via.

Pertanto essendo questo cambiamento posturale inconscio, se non siamo attenti ad osservarci, lo accettiamo come naturale, ma in realtà abbiamo accettato una strategia di sopravvivenza data dalla nuova postura cronica assunta dal corpo come difesa. Sarebbe piuttosto consigliabile impegnarci all’osservazione, all’ascolto per produrre in questo caso un armonioso cambiamento verso l’ equilibrio armonioso originario, operando sulle cause del cambiamento cronico della nostra postura.

L’importanza di un massaggio professionale periodico

Comprendiamo l’importanza di un massaggio professionale periodico:

  • per togliere contratture muscolari, fasce densificate e non farle perdurare nel tempo le quali possono causare un vero e proprio cambiamento posturale cronico;
  • per verificare la nostra corretta postura;
  • per confrontarci sulle nostre posture e comportamenti errati assunti nel posto di lavoro e nel tempo libero;
  • per verificare la presenza di fattori stressogeni, emotivi, relazionali, familiari, professionali, personali che incidono pesantemente a livello fisionomico sulla nostra postura catturando strategie di sopravvivenza di difesa e paura.

Benessere e postura

Avere una postura corretta è un segno evidente di benessere fisico, emotivo, spirituale, sociale dell’individuo.

L’attenzione all’armonia gravitazionale del corpo è importante anche in vista dell’invecchiamento per mantenere un corpo equilibrato, agile e pieno di autostima e non ricurvato su se stesso.

È importante educarci all’ascolto del corpo, dei nostri movimenti comprendendo ogni connessione tra corpo, mente e sensazioni interiori.

C’è tutto un lavoro sincronico e armonioso dato dalla funzione portante delle ossa unita alla forza tensile dei legamenti e alla forza contrattile dei muscoli, tutto questo produce, coordinato dal sistema innato del corpo che tutto monitora, un complesso sistema a spirale flessibile-stabile del corpo umano.

La vita è movimento e la salute del corpo è l’armonia gravitazionale del suo movimento e questa è possibile attraverso la POLARITÀ dinamica presente in natura (maschio e femmina, giorno e notte, più o meno, inspirazione ed espirazione …).

Questa polarità esiste anche nel corpo umano. Possiamo meglio comprenderla identificando due poli:  prendiamo ad esempio la “testa” e il “bacino”  e il loro volume intermedio mobile (la colonna vertebrale con il torace). Questi due poli (testa e bacino) danno luogo a un sistema bipolare, che nella dinamica a spirale di legamenti e muscoli viene chiamato unità di coordinazione. È qui che avviene lo stiramento – raddrizzamento della colonna vertebrale facendo ruotare il corpo attorno al suo asse trasversale dando vita ad una spirale in 3D, noi ne percepiamo il movimento ritmico cadenzato del corpo nella sua parte destra e sinistra (pensiamo a quando camminiamo), tutto è coordinato.

Il corpo è armonia, danza, sinuosità, musicalità. C’è una intelligenza innata in ogni movimento che tutto coordina e monitora mantenendo un armonioso assetto gravitazionale.

Il principio dell’elica può essere percepito e osservato anche nelle altre unità del corpo come braccia, gambe o piedi. Tutte le unità insieme determinano la coordinazione generale del corpo. Ecco perché una semplice malposizione delle ossa del tallone influenza quindi l’intera postura.

Impariamo ad ascoltarci, osservarci, tutto può diventare esercizio: una passeggiata rilassata, salire le scale o spingere un’auto, aprire una porta, danzare. Imparare a muoversi richiede allenamento nella percezione e nella consapevolezza.

Ma soprattutto conduciamo una vita meno sedentaria, amare il movimento è amare la vita come anche il movimento dei pensieri positivi, delle belle emozioni, tutti devono essere armonici non solo con la gravità ma anche con la verità profonda di noi stessi, il vero baricentro gravitazione della vita.

Perché ricevere un massaggio regolarmente?

Il massaggio può essere un regalo che ti fai una volta ogni tanto come una coccola, ma il vero massaggio è l’arte di mantenere il corpo e lo spirito nel benessere prevenendo non solo contratture, incidenti muscolari (soprattutto per chi fa sport), ma anche per avere un corpo agile e in salute.

Il massaggio, ricevuto regolarmente elimina il peso dello stress di ogni giorno che si accumula nel nostro organismo, liberandolo.

Il consiglio: ricevere un massaggio almeno una volta al mese.

Ci sono professioni, soprattutto quelle dove il lavoro richiede movimenti ripetitivi e prolungati nel tempo, come il pizzaiolo che prepara le pizze, il dentista che con le braccia sollevate sta chino a lungo sulla bocca del paziente, il barista e il cameriere che si cimentano nello spostare in continuazione e automaticamente bottiglie, bicchieri, l’insegnante che sta con la schiena piegata sui banchi degli studenti, e tutte le professioni sedentarie o le professioni in cui si sta per ore in piedi sullo stesso posto, come il cuoco, la commessa, tutte queste professioni sono usuranti per il nostro apparato muscolare e richiedono un controllo costante per eliminare contratture che possono estendersi ad altri muscoli che sostituiscono, per fludificare quei nodi fasciali che si sono densificati irrigidendoci, per sciogliere posture scorrette che piegano in corpo deformandolo.

Da qui sciatalgie, dolori alla schiena, alle spalle, cervicalgie, ritenzione idrica e così via. Per mantenere e preservare in salute il proprio corpo, il massaggio ripetuto con regolarità rappresenta una scelta di consapevolezza di sé: volersi bene prendendosi cura del proprio corpo e spirito.

Il massaggio apporta innumerevoli benefici

Il massaggio, frizionando il corpo, lo riscalda. Questo è fondamentale sopratutto nel trattamento delle zone in squilibrio, queste risultano fredde al tatto. il massaggio promuove la circolazione del sangue e permette a queste zone in squilibrio di ricevere tutto l’apporto necessario di ossigeno e nutrienti fondamentali per la vita delle cellule e dei tessuti soprattutto se stressati da usura e fatica.

La circolazione quando è attiva promuove la purificazione dalle tossine accumulate nel corpo e rendendolo più sano e in forma, meno gonfio e più tonico.

Massaggio e stress

Molte delle problematiche muscolari sono anche strettamente collegate a emozioni negative, traumi e stress che accumuliamo nel corso delle nostre giornate.

Il massaggio ti costringe a fermarti, ad ascoltare il tuo corpo, ma soprattutto ti rilassa, mette in modo il tuo apparato endocrino producendo gli ormoni della felicità, del benessere. Ti dona quella magica sensazione di leggerezza, come se ti fossi scrollato di dosso chili di peso inutile.

Proprio per questo ti invito a educarti a questa buona abitudine di ricevere una volta al mese un massaggio, non un massaggio qualsiasi, ma uno personalizzato sul tuo bisogno psico-fisico e questo lo puoi trovare solo da un professionista esperto.

Synergy Massaggi e Kinesiologia di Jesolo è uno studio professionale dove puoi trovare il massaggio giusto per te.

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Il linguaggio dei muscoli

Siamo abituati ad associare i muscoli al movimento del corpo. I Muscoli, infatti, nel loro contrarsi e distendersi, ci permettono di muovere il nostro scheletro e di compiere i movimenti quotidiani, per agire, lavorare, fare sport, insomma compiere ogni azione.

Pochi invece sanno che i muscoli fanno parte di un SISTEMA DI COMUNICAZIONE tipico del corpo e possiedono un loro proprio linguaggio.

Attimo dopo attimo i recettori, presenti nei muscoli e nelle fasce che avvolgono e connettono tra loro i vari muscoli, inviano messaggi al midollo spinale e da qui al cervello. Dal cervello i messaggi in entrata (in) vengono filtrati e interpretati. Di risposta il cervello emette nuovi messaggi in uscita (out) che ritornano ai muscoli, il tutto in un guizzo di tempo. Questi messaggi possono comandare un movimento, calibrare una azione contro il peso di gravità, contrarre per difesa un muscolo bloccandolo in uno stato di lockdown, cambiare la temperatura corporea, rilasciare un ormone, trasmettere una sensazione psico-fisica e così via. Possiamo immaginare quindi i muscoli come delle “centraline telefoniche”.

Le memorie dei muscoli

I muscoli non fanno solo questo, memorizzano traumi passati, come per esempio una caduta, una botta, un incidente, ecc., e non solo, memorizzano anche lo stress, le emozioni e i pensieri pesanti (preoccupazioni) che ripetiamo e manteniamo nel tempo senza risolverli. Queste memorie non sono solo spirituali, se così vogliamo chiamarle, ma possiedono anche una forma materiale reale che cambia struttura fisica del corpo permettendo così al corpo di inviare un messaggio visibile all’esterno di noi stessi, permettendo alla persone che ci vedono e a noi stessi di interpretarlo.

I muscoli ci parlano come un libro

Per questo motivo I MUSCOLI SONO UN LIBRO APERTO che racconta la personale storia psicofisica di ogni individuo. Perché i muscoli fanno questo? Per renderci consci di quello che a livello inconscio sta accadendo dentro di noi. Come? I muscoli, quando il sistema corpo viene colpito da un fattore stressogeno e/o traumatico, si scaricano finché non il sistema corpo non rielabora e riequilibra il disagio in atto. Questo scaricarsi di un muscolo o gruppo di muscoli è chiaramente evidente al Test Muscolare Kinesiologico. È come se un muscolo o un gruppo di muscoli perdessero per qualche attimo la loro energia vitale.

Ogni giorno siamo sottoposti a provocazioni e attacchi che mettono in crisi il nostro sistema di sopravvivenza e vitale. I muscoli sono i primi organi che manifestano questi eventi stressogeni entrando in difesa. Contraendosi e scaricandosi manifestano il loro disagio accompagnandolo con sintomi, dolori, rigidità, malessere.

Il linguaggio fisico dei muscoli è sempre un linguaggio psichico

Spesso noi limitiamo i fastidi muscolari ad un problema puramente fisico. In realtà fisico e psichico sono due facce della stessa medaglia che un muscolo rappresenta. Un disagio fisico spesso è contemporaneamente espressione di un disagio interiore, un monito, un avviso, un campanellino di allarme di una battaglia in corso dentro di noi che spesso non vogliamo vedere e prendere in considerazione nel modo corretto, perché distratti da impegni, responsabilità, doveri, incombenze o che non vogliamo ascoltare per paura di qualcosa di peggiore.

Se non ascoltiamo il linguaggio dei muscoli?

Quando non ascoltiamo correttamente i messaggi muscolari per lungo tempo, i muscoli cambiano la nostra struttura corporea, facendoci recitare delle posture che mimano esteriormente la nostra condizione di disagio psico-fisico, ci mettono addosso una maschera facendoci recitare un personaggio, che ha la forma di una precisa figura fisiognomica. Lo studio della fisiognomica ci racconta tutte le varie forme che un corpo assume e recita per manifestare il trauma interiore non risolto.

Non solo, quando non ascoltiamo il linguaggio dei muscoli quello che era semplice un avvertimento si trasforma in una malattia cronica che investe via via altri muscoli e catene muscolari. Per esempio un fastidio lombare poi prende tutto il gluteo, per poi scendere lungo la coscia, il ginocchio fino ad arrivare al piede.

I muscoli sono solo un agglomerato di fibre muscolari?

Purtroppo siamo abituati a vedere i muscoli come dei pezzi di carne, perché è questo che i nostri occhi vedono. In realtà i muscoli hanno un’anima che li anima, la nostra anima, e sono in contatto con essa e ne sono espressione. I muscoli non solo muovono il nostro corpo, ma ci parlano usando un loro linguaggio: condizionano la nostra qualità di vita, il nostro umore, la nostra libertà di movimento, l’espressione stessa di noi. I muscoli, infatti ci possono rallentare, bloccare, possono cambiare la nostra postura, modificare inconsapevolmente le nostre espressioni facciali, portano il corpo a compiere movimenti automatici non sempre controllabili di stizza, fastidio, come quello di toglierci la polvere da una manica, grattarci il naso, rischiararci la voce, insomma ci comunicano in tempo reale il mistero stesso in atto di quello che siamo dentro e questo perché? Perché ascoltando i loro messaggi e prendendoci cura di loro ci prendiamo cura di noi stessi e con la nostra intelligenza e una nuova presa di consapevolezza possiamo aiutare il nostro sistema corpo nel suo compito nel mantenerci in salute, benessere e felicità.

La Lezione di Vita del Corpo Umano

Trattando il corpo umano ogni giorno, imparo dalla sapienza del corpo la sapienza stessa della vita.

Mi meraviglio a constatare come i meccanismi e programmi biologici che gestiscono la materia fisica del corpo umano ci insegnino i comportamenti sapienti della nostra realtà più elevata: quella “spirituale“.

Il Corpo Biologico si manitene in vita giorno dopo giorno, nonostante le disfunzioni degli apparati, le provocazioni emozionali, i fattori stressogeni ambientali, gli impedimenti nei movimenti, i blocchi energetici, i traumi fisici e psichici, le nostre sbagliate abitudini di vita poiché un lui è inscritta una potente “Legge della Natura”: MANTENERE STABILE ED IN OMEOSTASI DINAMICA OGNI SINGOLA PARTE CORPO UMANO IN ARMONIA CON TUTTI I SISTEMI CORPOREI E L’UNIVERSO.

Non si tratta solo di una legge inscritta nel corpo umano e in tutte le sue cellule. Questa Legge della Natura viene eseguita fedelmente da una sapiente “Intelligenza Innata”, anch’essa tutta protesa a proteggere e difendere la Vita.

Questa “Intelligenza Innata” sceglie per noi “IL MEGLIO POSSIBILE” per mantenerci in vita esaminando tutte le condizioni vitali fisiche e psichiche attuali che elabora in tempo reale, Essa ogni giorno elabora e risolve tutti i segnali di allarme, di sofferenza, di disturbo, di stress provenienti da tutti i diversi e distinti distretti del corpo. È un lavoro immenso, costante, infaticabile, senza pausa, portato avanti fedelmente di notte e di giorno, sempre.

A questo efficiente lavoro di mantenimento dell’ Equilibrio Dinamico Vitale partecipano miriadi di cellule altamente ricettive e sensibili ad ogni variazione, le quali trasmettono immediatamente segnali, informazioni, a volte perfino già filtrate in loco che arrivano al cervello e a tutte le sedi dove devono arrivare.

Uno dei primari compiti della “Intelligenza Innata” è di stare IN ASCOLTO di ogni segnale, senza ascolto non potrebbe operare, l’ascolto sta alla base della sua azione.

Anche per noi vale lo stesso: uno dei primari compiti di ogni persona umana è lo “stare in ascolto” del corpo e di ogni sensazione dei sensi come dolore, rigidità, tremolio, freddo, caldo, gonfiore, vuoto, insensibilità, accellerazioni del battito, irregolarità nella respirazione, nella defecazione, digestione come anche di ogni percezione psichica come senso di paura, ansia, incertezza, pericolo, stranezza, senso di vuoto, sospetto, dolore interiore spirituale etc.

Siamo sordi ogni volta che perdiano il radicamento sul nostro centro e ci spingiamo fuori di noi nell’affanosa ricerca di qualcosa della vita che possa dare una risposta al nostro disagio fisco e psichico, quando la risposta e spesso anche la soluzione sta già tutta dentro di noi.

Proviamo ad imparare dalla Intelligenza Innata interiore. Ogni piccola e sottile informazione viene ascoltata e presa in considerazione e verificata, pertanto filtrata e rielaborata in armonia col tutto.

L’Intelligenza Innata non perde troppo tempo a “ragionare”, AGISCE, senza aspettare condizioni favorevoli e di avere la situazione sotto controllo, crea lei le nuove condizioni favorevoli in tempo reale, subito, con determinazione e precisione seguendo la veridicità dei propri dettami e leggi innate interiori, così facendo si prende cura dell’organismo di cui è parte e lo ama sopra ogni cosa fedele alla sapienza propria che è quella dell’Universo, della Vita.

L’Intelligenza Innata si mantiene vigile, sempre, anche quando ha trovato la soluzione e ritrovato una stabile Omeostasi. Non si mette mai in pantofole, continua a valutare, a verificare ogni nuovo feedback perché quell’organismo, di cui è parte integrante e gestore, continui non solo a mantenersi in vita e sopravvivere, ma ad evolvere, accrescendo così nel tempo, nelle generazioni e quindi a livello genetico la propria Forza Vitale e le Memorie di Sapienza Vitale.

Noi quanto vigiliamo costantemente su noi stessi, quanto viviamo secondo Verità, fedeli in modo dinamico alle leggi profonde del nostro spirito interiore, mantenendoci in equilibrio e radicati nella realtà qui ed ora, quanto siamo impegnati sempre a favore della vita interiore e della Terra che ci è Madre? Spesso il possesso, il sentirci sopra e al centro del mondo provoca non solo il non rispetto della Vita, la ma sua stessa distruzione, trasformandoci in esseri elevati custodi della vita dell’Universo, ad essere di basso elevatura e perfino idioti senza visione.

Mi meraviglia e mi commuove verificare l’azione di SOSTEGNO che ogni Apparato del corpo umano rivolge verso gli altri apparati. Troviamo nel corpo umano, infatti, un’altra Legge della Vita: la SOLIDARIETÀ, L’AIUTO RECIPROCO. Sì, perché se un apparato è in difficoltà quello che possiede più energia e forza vitale la dona alla parte più debole e nel bisogno. Non solo, quando una parte viene posta in stato di guarigione vien liberata dai suoi compiti (pensiamo ad un muscolo contratto) e le altre se ne assumono, per quanto possibile, le funzioni (pensiamo ai muscoli sinergici). Nei casi più gravi, dove in gioco è la vita dell’intero organismo, organi e funzioni del corpo accettano di spegnersi per far concentrare tutta l’energia del corpo sugli organi vitali perché abbiamo la forza di vincere la battaglia per la vita.

La Vita è ascolto e azione di riequlibrio, solidarietà e aiuto reciproco perché È LA VITA CHE VA DIFESA E SALVAGUARDATA. Ecco il perché di questo meccanismo ed programma interiore: mantenere il tutto all’interno di una omeostasi dinamica, sinfonica. Ogni sistema, pur muovendosi con libertà e autonomia, vive in accordo e solidarietà con il tutto.

Guardiamo con amore, noi esseri umani che ci dichiariamo intelligenti ed evoluti ci facciamo la guerra, per accumulare di più per noi, incapaci di ascoltare la sapienza e le lezioni della nostra Intelligenza Innata, di quella saggia parte divina in noi che ama  la vita. Ci si salva tutti assieme, non da soli.

Nonostante ogni giorno il mantenimento della omeostasi interna al corpo viene messa costantemente in crisi da fattori perturbativi di stress sia interni al corpo umano sia esterni e cioè provenienti dall’ambiente in cui viviamo, vince la vita. Di molte di queste battaglie noi non ne siamo coscienti, alle volte perché distratti, insensibili, o perché non vogliamo ascoltare. Eppure un mal di testa, una febbre, un muscolo contratto, una ritenzione idrica, l’insonnia, la stanchezza, un dolore, un organo in difficoltà, un valore ematico scorretto, una emozione pesante, l’infelicità interiore, la pesantezza e rigidità nei movimenti, etc. sono i segnali importanti di continue nuove battaglie per la vita e alle volte, anche del poco rispetto e amore verso noi stessi e la natura di cui siamo parte.

Colpisce il fatto che l’Intelligenza  Innata de Corpo non cerca di ripetere a tutti i costi l’omeostasi precedente, ma trova “nuove soluzioni” nel rispetto del tutto. Per questo si parla di omeostasi DINAMICA e non statica. L’Omeostasi non è ripetitiva, non è mai scontata o attaccata al passato, ma si rinnova fedele alla vita in movimento, ai cambiamenti ambientali, si “adatta” ed “evolve” per sopravvivere e rafforzare la vita.

Tutte  le nuove provocazioni e difficoltà non sono altro che uno STIMOLO POSITIVO alla vita e portano sempre ad un SALTO EVOLUTIVO, ad una nuova omeostasi che accresce il bagaglio genetico delle evoluzioni precedenti. L’Intelligenza Innata cresce di giorno in giorno di sapienza e forza, grazie alle sue battaglie, proprio come il Sistema Immunitario se rispettato e non contaminato..

Penso che tutto questo sia una grande lezione di vita!

Dito a martello del piede, che fare?

Il dito a martello colpisce l’articolazione interfalangea prossimale del secondo, terzo o quarto dito del piede. Spesso questo problema è presente in chi soffre di alluce valgo, perché quest’ultima condizione può indure una modificazione della naturale posizione delle dita de dell’avampiede. Normalmente un piede con alluce valgo è soggetto alla formazione di fastidiose callosità e causa una progressiva retrazione e flessione delle dita 

Le cause 

All’origine di questa problematica ordinariamente c’è un no coretto appoggio e movimentazione del piede al suolo e questa condizione protratta nel tempo può produrre fasciti plantari, alluce valgo e metarsalgie da sovraccarico. Altri fattori come artriti, malattie neurologiche, diabete e traumatismi possono predisporre alla formazione di deformità.

Particolare attenzione va posta sulle scarpe, non sono consigliate quelle con suola piatta o con tacchi molto alti, o con punte allungate e strette, perchë impongono al piede uno stress che va a squilibrare i muscoli coinvolti nel movimento dell’andatura. Una scarpa sbagliata e portata spesso può portare alle dita a martello.

Infine bisogna anche non sottovalutare una predisposizione congenita o ereditaria.

Tra le persone più affette troviamo quelle di sesso femminile e naturalmente quelle in età avanzata.

I calli e i duroni sono dei campanelli di allarme, perché manifestano un piede in squilibrio e spesso preannunciano la formazione delle dita a martello.

La scelta delle scarpa è importante, si consiglia che si a pianta larga e con un tacco non particolarmente alto e vistoso, ma soprattutto a casa se possibile ritorniamo a camminare a piedi scalzi o con un calzetto antisdrucciolo. 

Sintomi 

Chi ha uno o piu dita a martello tende a provare dolore quando cammina sia per questa condizione sia per la formazione associata di calli e ha difficoltà nel flettere le dita dei piedi. Le dita tendono a urtare le une sulle altre o accavallarsi soprattutto se il loro movimento è costretto in uno spazio limitato

Come prevenire

Laprevenzione rimane la migliore cura. Quindi via libera a:

  • Scarpe comode e del numero giusto;
  • Esercizi per rinforzare la muscolatura del piede e delle dita;
  • Togliersi le scarpe a casa

Come curare il dito a martello del piede

Si consiglia la visita da il proprio medico di famiglia per una visita specialistica.

Alle volte, nei casi meno gravi, anche UN MASSAGGIO SPECIALISTICO DEL PIEDE E DELL’ARTO INFERIORE può essere di conforto e produrre risultato.

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