La differenza in un massaggio risiede nella intensità dell’azione?
Molti clienti che incontro pensano che un massaggio, per essere efficace, debba esercitare maggiore pressione sui tessuti e debba essere svolto con più energia e velocità. Per questo motivo molti clienti preferiscono un trattamento più energico rispetto ad uno più delicato.
La convinzione generalizzata, secondo la quale solo con le maniere forti si possano raggiungere risultati, non corrisponde al vero.
Spesso si può ottenere un effetto contrario. Le cellule, infatti, quando vengono sollecitate oltre misura, tendono a congelarsi, come se improvvisamente chiudessero la porta ad ogni sollecitazione e diventassero insensibili ad ogni stimolazione.
Accade come con le persone, alle volte si ottiene di più con la delicatezza accompagnata da decisione solo quando serve, che con le maniere forti.
Cosa fa la differenza in un massaggio? La differenza la fa sempre l’operatore, soprattutto colui che ha ben chiaro quello che sta facendo sia a livello mentale che spirituale mentre esegue un trattamento.
L’azione compiuta con una retta intenzione unita alla correttezza tecnica e alla precisione di movimento imprimono ad ogni azione dell’operatore un preciso significato, perché il corpo è sempre in ascolto e interagisce ad ogni messaggio tradotto in una pressione, uno stiramento, un impastamento, una digitopressione, una carezza producendo l’effetto desiderato. Non basta, quindi, che l’operatore pratichi meccanicamente delle tecniche di trattamento se queste non si traducono in una dialogo gentile e reale con quel meraviglioso sistema vivente presente e operante in ogni essere umano.
La vera differenza la fa l’operatore olistico
La differenza in ogni trattamento e manovra di massaggio, prima della tecnica, la fa sempre l’operatore, come se le sue mani ascoltassero e vedessero al tatto quello che si nasconde sotto la superficie della pelle e parlassero come una genitore parla al proprio figlio.
Ad un operatore esperto è sufficiente un breve dialogo col cliente e una prima e veloce osservazione della postura, del colore della pelle, della temperatura della pelle, dei locali gonfiori o delle zone vuote per comprendere cosa il corpo sta già dicendo.
Proprio per questo ogni trattamento va personalizzato in base a quello che, in quel preciso e attuale momento della vita del cliente, un corpo racconta di sé. Un trattamento non è mai la esatta copia del trattamento precedente ripetuto in modo meccanico, anche se le manovre sembrano le stesse. Non è l’operatore a decidere il trattamento, bensì il corpo stesso indica all’operatore quali sono le tecniche più efficaci da applicare, quali sono le zone del corpo e gli organi che richiedono più attenzione, la misura di intensità di pressione, velocità o lentezza di movimento da utilizzare, lungo quali canali energetici muovere la direzione del proprio intervento, quali punti di digito pressione sollecitare e la presenza dei Trigger Point attivi al tatto di dita esperte.
Cosa cercare in un operatore olistico?
Osservate quante e quali tecniche un operatore olistico conosce e pratica perché può essere un indicatore di competenza e di continuo aggiornamento. Maggiori sono le compentenze, maggiore sono le sue capacità nel saper fruttare tutte le potenzialità del suo sapere e della sua esperienza a servizio del benessere della persona.
Osservate, poi, la sua accortezza nel porvi delle domande, nel conservare una vostra scheda personale con i vostri miglioramenti. Badate a come in modo discreto e quasi impercettibile vi osserva. Un buon operatore infonde serenità, esprime gentilezza, ma sa anche essere esigente e chiaro, ti trasmette sicurezza.
In conclusione, ogni trattamento è unico e personalizzato. Rivolgetevi sempre ad un operatore professionale competente, colui che muove le proprie mani su un corpo come se suonasse uno strumento musicale, interpretando ogni volta uno spartito musicale in modo unico ed emozionante per ogni cellula del tuo corpo. La prova del nove è data sempre dal risultato che ottieni dopo il trattamento e dalla profonda sensazione di benessere che lo accompagna.