Che differenza c’è tra un massaggio generico e un massaggio personalizzato?

Spesso si sente parlare di massaggio generico e massaggio mirato o personalizzato. La differenza tra un massaggio generico ed uno personalizzzato si concentra sull’obiettivo e l’approccio del trattamento.

Ecco come si differenziano:

Massaggio generico

Un massaggio generico è un trattamento che ha come obiettivo principale quello di rilassare il corpo e di produrre uno stato di benessere generale. È spesso utilizzato per ridurre lo stress, alleviare la tensione muscolare e migliorare la circolazione sanguigna.

In un massaggio generico, il massaggiatore può utilizzare una serie di manualità e tecniche come la frizione, la pressione, la sfioratura e la manipolazione dei tessuti muscolari e connettivi in tutto il corpo. Le manualità e le tecniche sono pensate all’interno di un protocollo che mira al benessere a tutto campo, ma questo tipo di massaggio.e trattamento non mira a risolvere problemi specifici muscolari e articolare, bensì esisgenze psico-fisiche generiche.

Si chiede un massaggio generico ogni volta che si desidera che tutto il corpo, dai piedi alla testa comprese le braccia venga massaggiato. Questo estensione del massaggio sulla maggior parte della superficie del corpo produce un alto senso di leggerezza e benessere generalizzato sia fisico che psichico.

Massaggio mirato e personalizzato

Un massaggio mirato si pone come obiettivo la risoluzione di problemi specifici che una persona accusa, come una sciatalgia, una cervicalgia, una epicondilite, etc.. La persona denuncia un dolore, un sintomo, un fastidio, una riduzione di un movimento articolare, etc.. una incapacità di svolgere una azione quotidiana o professionale.

Il massaggiatore esperto possiede una alta conoscenza della fisiologia dei vari apparati del corpo umano e di molte e differenti tecniche specifiche. Egli ha acquisito una capacità tattile tale da riconoscere molte delle problematiche al tatto e sa ascoltare come il sistema corpo risponde in tempo reale alle stimolazioni del suo intervento. Egli concentra il suo trattamento su specifiche aree del corpo dove dopo una attenta analisi riconosce le cause del problema e con maestria sa compiere azioni mirate per stimolare il sistema corpo verso la soluzione del problema ottenendo come risultato un immediato alleviamento del disagio, la riduzione del dolore ed un significativo miglioramento delle funzioni muacolo-articolari.

Un bravo massaggiatore fa sempre una valutazione dello stato attuale del cliente e del suo lavoro agli appuntamenti seguenti. Prima di iniziare un massaggio mirato e personalizzato, il massaggiatore esperto conduce un’intervista con il cliente per comprendere le esigenze del cliente e approfondisce cause e iter storico dei suoi problemi specifici. Può eseguire anche dei Test Kinesiologici per un intervento ancora più mirato.

Un esperto massaggiatore sa utilizzare diverse tecniche di massaggio, sia manuali sia con l’assistenza di strumenti, scegliendo in modo sapiente di volta in volta quali utilizzare per ottenere il migliore risultato. Synergy Massaggi e Kinesiologia applica all’interno del suoi massaggi la sua filosofia e cioè la sapiente sinergia esistente tra tecniche e conoscenze della Medicina Occidentale e della Medicina Orientale. Queste tecniche e manualità possono includere massaggio muscolare come anche del tessuto fasciale e connettivale, stretching, mobilizzazione articolare, coppettazione statica o dinamica, l’uso dello IASTM o del Gun e altri approcci mirati come pressioni su specifici punti lungo i meridiani che percorrono il corpo umano. Un bravo massaggiatore sa regolare la pressione e l’intensità del massaggio in base alle esigenze e alla costituzione fisica del paziente.

Un massaggio mirato non significa necessariamente che si concentri solo e unicamente su una zona del corpo umano, quella dove si manifesta il maggiore dolore riferito. Un esperto massaggiatore tratta tutti quei punti, tra loro collegati, si pendi per esempio alla catene fasciali, spesso lontani dalla zona di dolore riferito, e sebbene possano sembrare non correlate per distanza alla zona di manifestazione del problema, in realtà rivestono una importante rilevanza terapeutica al fine di risolvere il problema trattato. Il corpo umano, infatti, funziona come una unità e ogni sua parte è in collegamento con il tutto.

In generale, un massaggio generico è più adatto per chi cerca un trattamento rilassante e rigenerante, mentre un massaggio mirato è più indicato per chi ha problemi fisici specifici o condizioni come tensione muscolare, dolori cronici, infortuni sportivi o altre problematiche muscolari e articolari. La scelta tra i due dipende dalle esigenze individuali del paziente e dagli obiettivi del trattamento e viene concordata direttamente col massaggiatore esperto.

Sciatica, psicosomatica e massaggio

Caro nervo sciatico quanto ti infiammi ti fai proprio sentire…

A molti capita di sentire quel fastidioso dolore che dalla schiena per le natiche scende lungo la gamba…

Varie sono le cause dell’infiammazione. Una di queste non viene sufficientemente considerata: la causa psicosomatica.

Ansia, depressione, stress originati da pesanti situazioni lavorative, esistenziali, familiari e relazionali, oppure uno stile comportamentale automatico acquisito per educazione ricevuta o assunto come forma di difesa a seguito di una ferita emozionale, spesso inconscia, possono generare, se non risolti nel breve termine, questo malessere: la sciatalgia.

Esistono due fattori, uno interno ed uno esterno, da considerare, essi mettono a dura prova il nostro organismo e producono manifestazioni psicosomatiche.

Il fattore interno. Le emozioni salgono dal nostro inconscio in modo spontaneo, involontario e, proprio mentre si manifestano, noi ne prendiamo coscienza. Le emozioni sono in grado di influenzare i nostri pensieri, i nostri stati d’animo, i nostri comportamenti e scelte di vita. Emozioni che destabilizzano la nostra sicurezza di vita, ci fanno temere il giudizio degli altri, ci fanno sentire non all’altezza o insicuri di farcela e noi di risposta non smettiamo mai di impegnarci, di sacrificarci diventato esigenti verso noi stessi, senza mai raggiungere la serenità di sentirci a posto, realizzati, pienamente felici.

Il fattore esterno. Tutto ciò che proviene dalle sollecitazioni e provocazioni dell’ambiente in cui viviamo e ci muoviamo. Per esempio: una notizia scioccante, un genitore anziano ammalato, un evento che condiziona la nostra vita, la perdita di un lavoro, una situazione pesante professionale o familiare, un non buon rapporto con il denaro, una instabilità o insicurezza di vita.

Il movimento “spirituale” causato dai fattori interni ed esterni sollecita tutto il nostro organismo, mente e corpo. Tutto viene filtrato attraverso una complessa rete di informazioni che a livello cellulare viene poi decodificata dal nostro sistema nervoso e da questo a tutti i suoi apparati.

La schiena è quella struttura che ci mantiene in posizione eretta, sicura e dovrebbe trovarsi, ordinariamente, in una condizione di rilassatezza.

Purtroppo ansia, stress, preoccupazioni, pensieri negativi, stili comportamentali generati da emozioni non sane producono nel nostro organismo tensione e rigidità. La schiena è la prima a risentire tutte le tensioni emotive e a irrigidirsi, causando tutta una serie di malesseri che vanno a interessare le cervicali, le spalle, le vertebre dorsali, lombari e la zona sacro coccigea.

I muscoli sono a stretto contatto con il sistema nervoso e immediatamente rispondono ai fattori stressogeni scaricandosi energicamente, ecco perché sono i primi a risentirne. La rigidità di alcuni di essi, come il muscolo Piriforme, causa proprio l’infiammazione del nervo sciatico.

Di conseguenza assumiamo “inconsciamente” posizioni scorrette, quasi per trovare sollievo o per scaricare una tensione emotiva muscolare accumulata, ma col tempo cosa succede? Ecco sorgere artriti, artrosi, perfino ernie e anche la sciatalgia.

Da un punto di vista psicologico la sciatalgia sorge quando una persona è costretta a fare qualcosa che non le va, ad agire per necessità, oppure si è presa la responsabilità di risolvere un problema al posto di altri, oppure ricerca autonomia e stabilità senza mai raggiungerla. Sono soggette a sciatalgia le persone che hanno bisogno di avere tutto sotto controllo e per poterlo fare non si rilassano mai, quelle che sono assalite dal bisogno di “dover” risolvere le proprie preoccupazioni, progettando, lavorando senza tregua, occupando tutti gli spazi del proprio tempo, ma non si accorgono che è proprio questo atteggiamento a stressarle irrigidendole, disperdendo la loro energia vitale. La loro mente è sempre in movimento e non riposa. Di conseguenza hanno messo da parte i propri bisogni, hanno cessato di ascoltare i propri intimi desideri e hanno finito per sacrificare se stesse rinunciando a vivere con piacere, con dignità ed equilibrio. Dicono di non avere mai tempo per se stesse.

Sono persone che sono intransigenti con se stesse, hanno un forte senso del dovere e una rigidità morale, con la scusa che se non fanno loro quella cosa non la fa nessuno. Non delegano.

Sono tutti atteggiamenti e comportanti rigidi, carichi di austerità e severità, dietro spesso c’è la storia di un genitore altrettanto severo con loro o troppo idealizzato.

Un po’ di leggerezza qui servirebbe, ma non sono in grado di concedersela.

E lui, il nostro caro nervo sciatico che fa?

Si infiamma, si carica di calore e tensione e ti dice attraverso quel dolore che ti provoca: “forse non sarebbe opportuno cambiare qualcosa del tuo modo di affrontare la vita?”

Non è facile, occorre una presa di coscienza, soprattutto degli schemi mentali e comportamentali collegati alle emozioni che ci spingono a vivere non in equilibrio. 

Tu cosa ne pensi?

Per prima cosa un buon massaggio, professionale, mirato a rilassare la muscolatura contratta e ad alleviare il peso e la tensione che premono sul nervo sciatico è la giusta e urgente soluzione. Poi consiglio sempre, secondo la sapienza olistica, riprendiamo in mano la nostra vita, prendiamo coscienza dei nostri pensieri, delle nostre emozioni, del nostro modo di affrontare le provocazioni che ci vengono dalla vita… forse c’è anche lì qualcosa da trattare con dolcezza e amore.

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