La paura della malattia è peggiore della malattia stessa

Penso proprio di sì, perché la paura ha l’effetto di INGRANDIRE il problema e di farcelo percepire enorme, come una montagna per noi tanto difficile da scalare.

Altro effetto della paura è di AGGIUNGERE problema al problema e di legarli tutti assieme come tanti nubi che, da più direzioni, si addensano per formare un unico pesante nuvolone nero.  Ci pare di non farcela perché pensiamo di dover risolvere tutti quei problemi insieme e ci dimentichiamo di semplificare e di risolvere un problema per volta. Comportandoci così soccombiamo sotto quel cataclisma, quel nuvolone nero per paura di non farcela.

Dentro di noi ci sentiamo piccoli, incapaci, privi di risorse, abbiamo un respiro veloce, irregolare.

L’ansia prende il possesso della nostra mente, dando vita al pullulare di continui pensieri negativi.

Il corpo stesso soffre, non solo per la malattia, ma per lo stress emotivo e comincia a cedere sui capisaldi delle sue difese immunitarie e sui meccanismi degli apparati in maggiore difficoltà.

Percependo il nostro corpo debole e incapace di compiere alcune sue funzioni, temiamo di non farcela, ci deprimiamo e l’angoscia cresce ancora di più.

La paura della malattia ci fa ammalare ancora di più!

La paura ha l’effetto di farci smarrire la strada della felicità, ci fa sprofondare in un tunnel buio e senza fondo. Non solo, ci fa sprecare le nostre poche risorse vitali, siamo nella confusione e nello smarrimento.

Cosa fare per vincere la paura della malattia?

Quando una nave è nella tempesta, non deve perdere mai la sua rotta.

Per chi è nella malattia non deve mi smarrire la vera rotta, la sua intenzione perché la vera rotta è sempre la felicità, la realizzazione di sé.

È la luce di questa fede incrollabile che è certezza interiore, il desiderio profondo che vede già ciò che ancora non è, l’ intenzione chiara carica di decisione, questi fanno sparire i mostri e dissolvono i fantasmi della paura.

La “fede”, il “desiderio”, l’ “intenzione” combattono vigorosamente contro i morsi velenosi dei pensieri e delle emozioni negative perché ti portano su un altro piano, più alto, al di sopra quel cielo che vedi plumbeo, dove brilla il sole, la vita, la luce. Immagina mentre compi le cose che ti piacciono, ti soddisfano, ti riempiono il cuore di gioia e vitalità, mentre sei con le persone che ami.

Fissare i propri pensieri, le proprie emozioni su quello che ci sentiamo chiamati essere e realizzare nell’anima ci dà la rotta, la direzione, la luce dove orientare tutte le nostre risorse, le nostre azioni coraggiose.

Ogni volta che noi, nella difficoltà, dirigiamo il nostro sguardo interiore verso la direzione della nostra vera realizzazione, programmiamo senza saperlo, anche il nostro corpo e tutte le sue energie a muoversi in quella direzione.

Camminare nella direzione della propria profonda e vera Intenzione di vita, ci porta a scrollarci di dosso tutti i pesi inutili e lo stress per diventare più essenziali, più veri, più liberi, più leggeri.

Ed ecco che ci liberiamo di tante pesantezze, di tanta negatività, di situazioni e persone che non ci fanno bene, di abitudini e stili di vita non conformi alla direzione della nostra intenzione.

Ci prendiamo vera cura di noi, con tutto l’amore meraviglioso di un padre e di una madre verso il proprio figlio, dove qui, il figlio, sono totalmente “io” nel mio corpo e nella mia anima. Così mi amo e mi prendo cura di me.

Sì, quando la paura mi toglie il respiro e mi irrigidisce, è il momento in cui sono chiamato a volermi bene ancora di più immensamente.

Ed ecco che curo la mia alimentazione, purificando progressivamente il mio corpo perché si irrobustisca e acquisti tutte le energie necessarie lì dove servono. Così facendo alleggerisco gli apparati in difficoltà da compiti gravosi derivati da sbagliate abitudini e stili alimentari non sani e posso convogliare tutte le mie energie verso la mia guarigione.

Faccio movimento perché il corpo riacquista tutta la sua vitalità attraverso il movimento fisico, qualsiasi esso sia, una passeggiata, yoga, sport, palestra. Natura, sole, aria aperta sono toccasana.

Curo la mia anima leggendo libri che mi alimentano e facendo meditazione, parlando e comunicando i miei pensieri e le mie emozioni, relazionandomi con le persone che amo, mi dono occasioni per ridere e donarmi piacere di vivere.

Parlo al mio corpo, ascoltandolo, e lottando in modo solidale con lui, mostrandogli la luce che brilla dentro di me, svelandogli la mia chiara intenzione di vita e felicità.

Mi dono un massaggio, perché il mio corpo ama quel tocco umano e professionale che toglie le stasi energetiche, fa fluire sangue ed energia, elimina le tossine e scarti, distende i muscoli tesi e dona un profondo senso di benessere e leggerezza.

Ogni giorno trovo il mio momento per ringraziare per ogni piccola-grande cosa che mi fa star bene, mi ha fatto sorridere e gioire, per ogni piccola conquista e azione conclusa con coraggio. GRAZIE.

La gratitudine scaccia la rabbia e alimenta tutto il nostro corpo di positiva energia.

Quando ho una intenzione chiara, ho voglia di agire. L’AZIONE è la più grande cura.

Non commiserarsi, non abbattersi, ma lottare da guerriero o guerriera, “agendo”.

Quando si agisce tutto il corpo è impegnato nel conseguire quel risultato e grande è l’energia che produci, non solo in te, ma nell’ambiente in cui vivi perché inizi a trasformare e richiamare le cose e le persone attorno a te nella stessa frequenza della tua intenzione.

Il grande equilibrio e radicamento è stare nella frequenza alta di noi stessi.

La calma, la pazienza assieme alla costanza serena e tenace, sono le veri armi della vittoria.

Non c’è affanno, confusione, ma chiarezza pace interiore, perché ti sei circondato/a del tuo amore.

Le montagne non si scalano con un salto, ma passo dopo passo, ed è il ritmo del passo che ti rende la vetta più vicina di quanto tu pensi.

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